domenica 2 novembre 2008

Il blog, dopo tanto tempo di attesa...riprende vita!!!

Da oggi ricominceremmo ad aggiornare il blog con le notizie di bud e terence, i due miti!!!! Grazuie a voi il sito stà per ottenere 1000 voti, e in occasione di questo, raggiunta la soglia dei MILLE, vi faremo un regalo, naturalmente bud&terence style. Manca poco...a presto!!!

mercoledì 18 giugno 2008

Scusateci!

Scusateci ma durante l'estate non potremo aggiornare il blog, che "riprenderà vita" prima possibile. Grazie dell'attenzione e buone vacanze!

lunedì 5 maggio 2008

Un onofficial site su bud e terence: budterence.tk

Vi segnaliamo un sito di Bud e Terence molto fornito e ricco di materiale: www.budterence.tk, cliccando qui potrete errivarci immediatamente. E un sito unofficial, ma vale la perna di seguirlo.
Per informazioni lasciate un commento.

martedì 22 aprile 2008

Disponibile sul mercato la bella colonna sonora composta dal Maestro Franco Micalizzi per il film "Non c'è due senza quattro". Una partitura del maestro che sconfina nei suoni caldi latini e che ci regala un ascolto piacevole all'insegna dell'allegria e della spensieratezza. Questa edizione viene pubblicata con materiale inedito rispetto alla release precedente su vinile e presenta un booklet a colori da 8 pagine, artwork originali, lunghe ed esaustive note (sul film, sulla regia e sulla musica) a cura del giornalista Fabio Babini ed inoltre un ricordo scritto in persona dal Maestro Franco Micalizzi.

Tracklist:

1 What's going on in Brazil 3'04''

2 The mysterious man 2'29''

3 Flying Carousel 2'30''4

Double Trouble theme (bossanova version) 3'12''

5 A guy with it's pretty girls 3'03''

6 Double trouble theme (Jazz band theme) 2'08''

7 Hear it tonight 2'32''

8 Double Trouble theme (samba version) 1'50''

9 Mississipi dream 2'35''

10 Quica theme 1'19''

11 The mysterious man 3'02''

12 Flute Rhythm 25''

13 Double Trouble theme 3'02''

Total Time: 31'54''

Fonte: colonnesonore.net

lunedì 21 aprile 2008

Un'intervista a Bud Spencer del 2002: è tutta da leggere!

Dove iniziò la sua carriera?

Bud Spencer: «A 8 anni e mezzo feci la prima gara con la Canottieri Napoli, poi ci fu la guerra. Arrivai a Roma il 19 luglio 1943, in pieno clima di bombardamenti a San Lorenzo. Dai 13 ai 15 anni, durante la guerra, gareggiavo con la Romana Nuoto ed ero fresco vincitore dei campionati italiani a Trieste; nuotando a rana. Poi dai 17 ai 20, nell'età più importante nella crescita di un nuotatore, smisi completamente l'attività sportiva, perché dovetti seguire la mia famiglia in Brasile e poi in Argentina; quando tornai provai per la prima volta a stile libero - ero allora alla Lazio Nuoto - e fu subito un record: il primo uomo sotto il minuto nei 100 sl. Andavo fortissimo: ricordo che quando ero allievo trionfavo pure nella categoria senior, ed ero stato anche campione italiano a rana e farfalla.»

Risultati da Nazionale. Come andò alle Olimpiadi?

Bud Spencer: «Partecipai sia ad Helsinki '52, che a Melbourne '56, con risultati quasi identici: nono su 135 atleti in Finlandia e decimo in Australia. Ma non ho mai giocato a pallanuoto in una Olimpiade, come invece in molti hanno scritto.»

Quali sport ha praticato, oltre quelli d'acqua?

Bud Spencer: «5 anni di rugby, col San Gabriele, la mia scuola. Ero molto veloce, pesavo 100 chili [senza un filo di grasso, ci tiene a precisare, ndr] e correvo i 100 metri in 11 netti, dunque giocavo trequarti-ala. A quei tempi la pallanuoto si giocava in mare, a Posillipo, a Recco, a Camogli, e il nuoto in piscina al Foro Italico o in quella della curva al vecchio Stadio Torino, con le gradinate a ferro di cavallo. D'inverno dunque non si nuotava, si facevano altri sport. Oltre al rugby ho fatto anche tanto pugilato: a 15 anni (96 chili) ero già un peso massimo.»

Tutti sport molto maschi, direi...

Bud Spencer: «Tutti sport molto belli, con il rugby un gradino sopra, il migliore secondo me tra gli sport con la palla, nettamente superiore al calcio. Come gioco è interessantissimo, incisivo, insegna molto e forma il carattere, utile per la vita. Sport maschi, sì, devo dire che di botte ne ho prese e date molte. Nel rugby però non ebbi mai infortuni, invece in vasca, a pallanuoto, ne ebbi di seri. Giocavo centroboa e spesso saltavano denti, arcate sopraccigliari, costole. Ne lasciai due a Berlino in un'Italia-Germania, infrante da una gomitata in petto di un tedesco.» Quale di questi lo ha maggiormente gratificato?Bud Spencer: «Il nuoto e la pallanuoto come risultati, il rugby per la lealtà espressa sul campo e la boxe che mi è stata utile in tutti i miei film di maggiore successo.»

Come arrivò al cinema?

Bud Spencer: «Non ho mai pensato al cinema fino all'età di 37 anni. Fu un caso: serviva un attore col mio fisico, avevo già svolto una parte da pretoriano come comparsa in "Quo vadis", e nel 1967 accettai un contratto per "Dio perdona... io no!". Fu la mia fortuna ed il mio piacere di fare cinema. Sono assolutamente un attore naif, non ho mai studiato e devo ammettere che lo sport mi ha molto aiutato sul set. Se non lo avessi praticato, non avrei potuto riuscire nel cinema. Mi ha aiutato nei movimenti, a cominciare dalla boxe. Oltre alle infinite scazzottate nei miei film, posso citare ad esempio il rugby in "Lo chiamavano Bulldozer", oppure "Bomber", o ancora la nuotata in mezzo ai coccodrilli nel Nilo in "Piedone d'Egitto"...»

Perché "Bud Spencer"?

Bud Spencer: «Avevo dato molto in ambito sportivo come Carlo Pedersoli; non volevo screditarmi per un solo film. Mi piaceva Spencer Tracy come attore e la Budweiser come birra. Nacque così Bud Spencer. Piacque molto quel primo film. Doveva essere l'unico, oggi siamo a 104 film, di cui 80 in inglese, 8 in italiano, ed altri girati anche in spagnolo in presa diretta. In Germania sono molto apprezzato, 20 giorni fa ho terminato le riprese di un film "Padre Speranza" che uscirà in tutto il mondo. Ho la fortuna di aver girato ovunque ed aver girato film in tutto il mondo, sempre come protagonista o comunque co-protagonista.» Il successo maggiore con "Trinità", "Piedone", "Banana Joe".

Ma quale film rivede con maggior gusto?

Bud Spencer: «"...Più forte ragazzi!".»

Perché?

Bud Spencer: «Perché sono diventato pilota. Era la storia di due piloti (io e Terence). Sul set decollai con un aereo senza alcun brevetto. Da lì mi innamorai del volo, presi i brevetti necessari e feci poi mille ore di volo in jet e quasi altrettante ad elica. Incoscienza? Forse un po' di più.»

Dove nasce la comicità di Bud Spencer?

Bud Spencer: «Sicuramente con "Trinità". Prima seguivamo il filone degli "spaghetti western", dopo siamo stati i primi ad inventarci nel mondo il western comico. Mel Brooks ci copiò, facendo ad esempio "Mezzogiorno e mezzo di fuoco", dove compariva nell'800 uno sceriffo di colore. Il successo veniva perché la scazzottata era senza sangue, senza feriti, senza morti. Tutti si rialzavano, erano solo botte da orbi.»

"Non ci son più giocatori, né bianchi, né neri, né maori; milioni di palloni alla deriva...". Così recita una sua canzone di prossima uscita: una critica allo sport?

Bud Spencer: «Lo sport non c'è più, è finito, è solo uno show. Chi arriva secondo è un fesso. De Coubertain aveva detto importante è partecipare, adesso chi sente questa frase direbbe che non ha capito niente. I miliardi sono la rovina. Quando si danno 100 milioni ad un ragazzino di 14 anni per giocare a pallone è la fine. Se non c'è denaro, non c'è tv, non c'è sport.»

Non è più il suo sport...

Bud Spencer: «I soci della Romana Nuoto che ancora oggi hanno un galleggiante sul Tevere, mi regalarono l'accappatoio, quando sono diventato campione d'Italia. Ancora, posso dirti del viaggio alle Olimpiadi di Helsinki in tre giorni di treno... o di quando giocavo a Camogli o a Genova, partivamo la notte in treno, con i cuscini presi in prestito alla stazione e si arrivava la mattina alle 8 pronti a tuffarci in mare per fare la partita. Quello era sport.»

Ed ora?

Bud Spencer: «Ora è tutto diverso, ci si allena d'inverno, 10 km al giorno, si hanno equipe al seguito, i tempi sono esageratamente più bassi. È cambiato tutto, perfino le temperature delle piscine; nella pallanuoto poi non esistevano cambi, e si giocavano due tempi soltanto. Quando l'Italia vinse i Mondiali di pallanuoto nel 1998 a Roma, entrai negli spogliatoi ed ai ragazzi dissi: "Congratulazioni alle signorine!". E nessuno fiatò. Faccio i complimenti da nuotatore ai vari Rosolino, Fioravanti, Brambilla, atleti puri, perché un oro azzurro alle Olimpiadi è impresa davvero straordinaria.»
("Stadium", n° 3 del marzo 2002, intervista di Felice Alborghetti)

domenica 20 aprile 2008

...ed eccoci ai 400 voti

Finalmente abbiamo raggiunto il traguardo dei 400 voti. E tutto ciò grazie a voi, che ci avete sempre sostenuto nel tempo. Continuate a seguirci e non perdete il giovedì, l'appuntamento con i film di bud e terence su Mediaset.

lunedì 14 aprile 2008

sabato 12 aprile 2008

Covers bud spencer e terence hill

Ecco a voi una raccolta di copertine dei nostri DVD originali, stampabili ed utilizzabili per un vostro DVD o DIVX
Nati con la camicia
Trama: Rosco Fraker (Terence Hill), un giramondo in pattini a rotelle, e Doug O'Riordan (Bud Spencer), un ex-detenuto appena scarcerato, si conoscono in un bar durante una rissa di cui sono entrambi protagonisti. Dopo aver inconsapevolmente rubato un camion cercano di sfuggire alla polizia e, per una serie di fatalità, vengono scambiati per due agenti segreti della C.I.A. Non potendo rivelare le loro identità e spinti da una valigetta contenente un milione di dollari stanno al gioco e, alla loro maniera, cercano di sventare un complotto internazionale.

Una copertina DVD di Nati con la camicia
Miami supercops
Trama: Steve (Bud Spencer) e Doug (Terence Hill) oltre ad essere grandi amici sono stati a lungo colleghi nell'F.B.I. Steve però ne è uscito perché deluso dal sistema. Dieci anni dopo il loro ultimo caso si presenta l'occasione per lavorare di nuovo insieme: il rapinatore che avevano messo in cella proprio dieci anni prima ha scontato la pena ed è giunto a Miami per recuperare il bottino, mai trovato in precedenza. I due decidono, anche per dare una mano al loro vecchio capo, di risolvere il caso una volta per tutte.
Cast: Terence Hill (Doug Bennet)Bud Spencer (Steve Forrest)Chief C.B. Seay (Cap. Tanney), William 'Bo' Jim (Charro), Ken Ceresne (Robert Delmann), Jackie Castellano (Irene), Rhonda S. Lundstead (Annabelle), Buffy Dee (Pancho), Richard Liberty (Garret), Herb Goldstein (padrone dell'armeria), Harold Bergman (capo della polizia), Giancarlo Bastianoni (scagnozzo di Delmann), C.V. Wood jr., Luke Halpin, Bob Gordon. Stuntmen: Joe Hess, Joie Chitwood jr., Randy Warren, Artie Malescie, Bobby Foxworth, Mark Terence Sowell.
Una copertina DVD di Miami Supercops, ultima edizione

E se la prima versione DVD vi piaceva di più, eccola qua

La collina degli stivali
Trama: Doc (Terence Hill), un pistolero ferito, è inseguito da alcuni banditi che vorrebbero rubargli la concessione di un terreno traboccante d'oro. Trova rifugio in un carrozzone di un circo, che abbandona prima di essere raggiunto dagli inseguitori. Questi a loro volta si vendicano uccidendo un artista del convoglio. Questo scatenerà l'ira del capo carovana circense che, raggiunto e curato Doc, vorrebbe vendicarsi. Doc, rendendosi conto dell'impari lotta, chiede aiuto e collaborazione a un vecchio amico: Hearp (Bud Spencer) che si unisce a loro insieme ad un suo giovane amico pistolero soprannominato Baby Doll. Cercheranno di liberarsi dei banditi utilizzando uno stratagemma con la collaborazione dei circensi.
Cast: Terence Hill (Doc)Bud Spencer (Hearp)Lionel Stander (Mami), Woody Stroode (Thomas), Luca Montefiori (Baby Doll), Edward Ciannelli (giudice Boone), Victor Buono (Fisher), Glauco Onorato (Finch), Enzo Fiermonte (Sharp), Alberto Dell'Acqua (acrobata Hans), Neno Zamperla (acrobata Franz), Leslie Bailey (Jo), Luciano Rossi (Sammy), Arnaldo Fabrizio (nano), Romano Puppo, Mirella Pompili, Maurizio Manetti, Gaetano Imbrò, Antonio De Martino, Dante Cleri, Adriano Cornelli, Paolo Magalotti, Joaquin Parra, Dan Sturkie.
L'ultima copertina DVD della collina degli stivali
Cover DIVX della collina degli stivali
La vecchia copertina della collina degli stivali
Non c'è due senza quattro
Trama: Lo stuntman Elliot Vance (Terence Hill) e il sassofonista in libertà vigilata Greg Wonder (Bud Spencer) vengono chiamati da un'agenzia specializzata in sosia perché perfettamente somiglianti a due cugini miliardari brasiliani (interpretati anch'essi da Hill e Spencer), i quali hanno bisogno di venir sostituiti per sette giorni in tutto e per tutto poiché in pericolo di morte. Essi infatti, alla fine di quei sette giorni, avrebbero un contratto da firmare ma c'è qualcuno che glielo vuole impedire. I due miliardari offrono un milione di dollari ai loro sosia per l'operazione, più un altro mezzo in caso riuscissero a scoprire il loro nemico. Elliot e Greg accettano. L'indagine verrà compiuta a suon di scazzottate, tipiche della coppia di attori, che faranno ricredere i due cugini sulla loro decisione. Alla fine il mandante viene scoperto, Elliot e Greg tornano a casa e i due cugini decideranno di cambiare il loro stile di vita, troppo delicato e sofisticato.
Cover di Non c'è due senza quattro
Cover DIVX di Nati con la Camicia
Fra poco ci sarà un aggiornamento per aggiungere nuove covers DVD

venerdì 4 aprile 2008

Battute - ...Altrimenti ci arrabbiamo!

Terence: "Ce la giochiamo a carte?"

Bud: "No"

Terence: "Vuoi forse dire che sono un baro?"

Bud: "Eh, proprio così!

"Terence: "Ah!"

Bud: "Perché non facciamo a braccio di ferro?"

Terence: "No"

Bud: "Ah, sono troppo forte per te , eh?"

Terence: "Eh, proprio così!"

Terence: "Senti, giochiamocela a birra e salsicce"

Bud: "Sarebbe?"

Terence: "Una birra e una salsiccia, una birra e una salsiccia...il primo di noi che scoppia paga il conto e perde la macchina"

Bud: "Ok, dove"
Durante la sfida a birra e salsicceTerence:

"Ragazzo, un gelato di vaniglia con molta panna... (A Bud) Aiuta la digestione provaci anche tu!"
Scena della distruzione del locale dove si stanno sfidando a birra e salsicce

Bud: "Be', gli manderemo un assegno, non vorrei che subissero un danno; dopotutto non si mangia mica male qui"

Terence: "Si, ma il servizio non è un granché"

Nel piazzale del luna park

Cattivo: "Scendete o spacco tutto, avanti fuori!"

Terence: "Come ha detto?"

Cattivo: "Ho detto scendete!"

Terence: "Non vedo il perché"

Cattivo: "Perché se non scendete subito spacco tutto!"

Terence: "Scusi, ma perché vuole spaccare tutto?"

Cattivo: "Perché si, fuori!"

Bud: "Che ha detto?"

Terence: "Ha detto perché si"

Bud: "Non mi pare una risposta convincente" BRUUUM!! (parte a razzo)
Bud: "Una dune buggy fresca di fabbrica; sarebbe un gesto gentile mandarcela a casa.

Aspettiamo fino a domani a mezzogiorno"

Capo: "Altrimenti?"

Bud: "Altrimenti...altrimenti..."

Terence: "Altrimenti ci arrabbiamo"

Bud: "He, a ecco, ci arrabbiamo!"

Terence: "A proposito, non una dune buggy qualunque, deve essere rossa con cappottina gialla"

Bud: "Perché l'hai salutato?"

Terence: "Per educazione"

Al luna park dopo la scena degli autoscontri, del distributore di bibite e del lancio del missile

Bud: "Per me l'ha capita"

Terence: "Io dico di no"

Bud: "Se ti dico che l'ha capita, l'ha capita, hai capito?"

In palestra

Bud: "Aah, non l'ha fatto apposta"

Pugile: "E invece l'ho fatto apposta!"

Bud: PLOP! (strappa i guantoni), BONK! (pugno in testa)"Io pure!"

Terence e Bud ad Attila: "Ancora no" "Ancora noo" "Ho detto ancora no" "Adesso si" BONK!

Geremia: "Ai miei tempi modestamente io ero il capo di una grossa banda"

Bud: "Cala, cala"

Geremia: "Be', ero il braccio destro del capo"

Bud: "Cala, cala"

Geremia: "Be' insomma, da giovane facevo il cuoco nel ristorante del capo"

Bud: "Ecco, così va meglio"


Bud: "Ah, si è alzato presto il signorino, vuoi una tazza di tè?"

Terence: "No grazie, una zuppa di cipolle...?"

I motociclisti portano la carriola invisibile

Motociclista: "Abbiamo portato la carriola"

Bud: "Dov'è?"

Motociclista: "Ma come, non la vedi?"

Bud: "Ah, si, eccola qui, non l'avevo vista, guarda guarda che bella... (A Terence) Ci hanno portato la carriola, non vedi?"

Terence: "Già, è bellissima! Grazie mille!"

Motociclista: "E' proprio come la volevate voi, no?"

Bud: "Senti un po', ma a te piace?"

Terence: "Non lo so, non è male. Ma io l'avrei preferita più...più...PIÙ!"

Bud: "Ecco, più anch'io"

Scena dei motociclisti

Terence: "Questa non te la perdere capo, radiocronaca diretta: io rallento, mi abbasso, schivo, sbando, mi impenno, lui sbanda e si rompe la testa"

Scena pestaggio finale

Bud:"Apri"

Cattivo: "Perché, altrimenti vi arrabbiate?"

Bud e Terence: "Siamo già arrabbiati"
Scena finale, dopo la distruzione di una dune buggy

Terence:"Ce la giochiamo a carte?"

Bud: "No"

Bud: "Ce la facciamo a braccio di ferro?"

Terence: "No"

Terence: "Perché non ce la giochiamo a birra e salsiccia?"

Bud: "Dove"

sabato 29 marzo 2008

Terence Hill: un prete un po' diverso dagli altri...Don Matteo!

Ecco una completa ed interessante recensione sul prete più seguito della televisione (non ci sembra strano, è Terence Hill), Don Matteo:


Don Matteo è una fiction televisiva trasmessa su Raiuno, per la regia di Enrico Oldoini e con protagonista Terence Hill nel ruolo di Don Matteo, parroco di Gubbio, che spesso aiuta i Carabinieri nelle indagini.

Tra gli attori principali vi sono Nino Frassica nel ruolo del Maresciallo Cecchini, Flavio Insinna nel ruolo del Capitano Anceschi, Pietro Pulcini nel ruolo del Brigadiere Ghisoni, Milena Miconi nel ruolo del Sindaco, Natalie Guettà nel ruolo della perpetua Natalina, Francesco Scali nel ruolo di Pippo, Caterina Sylos Labini nel ruolo della signora Cecchini (moglie del Maresciallo) e Steven Manetto nel ruolo di Tommaso.

Dopo la prima serie, uscita nel 2000, la fiction è diventata un appuntamento fisso nel palinsesto di Raiuno fino al 2006. Dal gennaio 2008 la Rai sta trasmettendo la sesta serie della fiction. La novità principale è costituita dall'abbandono di Flavio Insinna (Capitano Anceschi) del ruolo del capitano dei Carabinieri della caserma di Gubbio, sostituito dal nuovo comandante, il capitano Giulio Tommasi (Simone Montedoro). Inoltre è stato inserito il personaggio di suor Maria (Astra Lanz), madre superiora del locale convento.

Trama:

Don Matteo, parroco di S. Giovanni, una chiesa di Gubbio, con la passione per le indagini. Grazie alla collaborazione del Maresciallo Cecchini, riesce ad intrufolarsi nei casi dei Carabinieri, e spesso li risolve, grazie ad un indizio decisivo che arriva sempre per ispirazione. Don Matteo, è sempre gentile e disponibile verso tutti e mostra una stroardinaria capacità amorevole verso le persone coinvolte nel caso e anche verso gli assassini. Le sue intrusioni, non sono molto gradite al Capitano Anceschi, che fa' di tutto per tenere lontano don Matteo ma alla fine è sempre costretto a riconoscere la bravura del sacerdote.

I protagonisti principali:

Don Matteo Bondini:

E' il protagonista della serie; è un sacerdote sempre disponibile ad aiutare tutti. Don Matteo è originario di Gubbio (come si apprende nella prima puntata), ma è stato missionario in Brasile, in America, Messico, e nelle Filippine. Dotato di umanità, un grande intuito e di una profonda conoscenza dell'animo umano, non si limita a svolgere il suo lavoro in parrocchia, ma spesso si improvvisa detective per aiutare i Carabinieri ("hobby" che svolgeva anche in America e per cui spesso è stato rimproverato dai superiori) e scagionare gli innocenti. Veste spesso con la tonaca (ma a volte usa anche abbigliamenti sportivi) e indossa quasi sempre un basco nero. Usa sempre una vecchia bici d'epoca ed è abile in moltissime cose, tra le quali giocare a scacchi (è praticamente un campione), cavalcare perfettamente (lo ha appreso nei vecchi film con Bud Spencer nel West), catturare i serpenti, e molto altro, appreso anche durante le missioni nel mondo.

Capitano Flavio Anceschi:

E'il comandante della locale caserma dei Carabinieri (fino alla quinta serie), e, soprattutto all'inizio, non sopporta che don Matteo arrivi sempre prima nella soluzione dei casi, ma diverrà suo amico.

Maresciallo Antonio "Nino" Cecchini:

E' un grande amico del sacerdote, e ricorre al suo aiuto nella soluzione dei casi. Gioca spesso con lui a scacchi, perdendo sempre e quando crede di aver vinto,don Matteo si finge battuto e nello stesso istante gli fa scacco matto.

Capitano Giulio Tommasi:

Comandante dei Carabinieri (dalla sesta serie); anch'egli non sopporta le intrusioni di don Matteo nelle indagini. È figlio di un generale, ma ha rifiutato l'aiuto (e la raccomandazione) del padre, andando a lavorare a Gubbio, invece che a Roma.

Laura Respighi:

Nella quarta e quinta serie è il sindaco di Gubbio e la fidanzata del capitano Anceschi, che poi sposa.

Natalina Diotallevi:

E' la perpetua di don Matteo. Lo ha seguito in tutte le serie. Spesso , don MAtteo, non ha tempo per spiegarle che è ben accetta nella sua "famiglia" ed è amata da tutti , e lei si sente un po' trascurata, anche perchè non le è mai stato dato un vero amore, nemmeno nell'infanzia, perchè è orfana.

Giuseppe "Pippo" Zardi:

Il sagrestano della chiesa di don Matteo. Pippo gli è statto dato come soprannome di Giuseppe ed anche per la sua goffaggine ed imbranataggine.

Suor Maria:

La responsabile della locale Casa Famiglia (dalla sesta serie). All'apparenza dura e austera nasconde in realtà un animo gentile e nobile. In realtà ha paura di non essere all'altezza di quel compito e non si sente affatto sicura di ciò che fa, poi però se ne pente e ripete spesso a Don Matteo che forse quello non dovrebbe essere il suo lavoro.

venerdì 28 marzo 2008

Giochi e gadgets

Giochi e gadgets - games - cards

Quiz
Misura la tua conoscenza dei film di Bud e Terence con i quiz!

Puzzle
Ricomponi le immagini di Bud e Terence con semplici clic del mouse.

Gioco del 9
Risolvi il gioco del 9 per ottenere l'immagine di Bud e Terence.

Memory
Metti alla prova la tua memoria con i personaggi di Bud e Terence.

Gioco
Un simpatico gioco da scaricare dove Bud dà sganassoni ai cattivi!

Cartoline virtuali
Tante cartoline virtuali, di auguri e non, da spedire ai tuoi amici.

Sfondi desktop
Alcuni sfondi tratti dalle scene dei film per personalizzare il proprio desktop.

22-03-2008: ULTIMI CIAK PER "DON MATTEO 6": LA PRODUZIONE E IL CAST SALUTANO GUBBIO

Nicolò Forte, organizzatore di produzione di "Don Matteo 6", ha oggi ufficialmente ringraziato e salutato la cittadina di Gubbio a nome della Lux Vide, degli attori e dell'intera troupe. Stamani, nonostante la pioggia, si è svolto quello che dovrebbe essere stato l'ultimo ciak di questa sesta serie.

Fonte: budterence.tk

mercoledì 12 marzo 2008

Download canzoni di Bud e Terence in mp3

Da qui potrete scaricare gratuitamente le canzoni di Bud e Terence. Abbiamo provato il download e verificato la disponibilità. E' tutto perfettamente funzionante e le canzoni sono tratte da CD originali, "è scritto", come "Lo chiamavano Trinità" nell' iPod del blog budterencefe.

Alcune delle battute più divertenti di Lochiamavano Trinità

Tobia:
»Salve fratelli!�
Bambino:
»Salve! Glielo hai detto tu che siamo fratelli?�
Trinità:
»Chi, io?�
Tobia:
»E' il Signore che vi manda!�
Bambino:
»No, passavamo di qui per caso�

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>>E ci sarebbe anche stato, ma poi è arrivato il vecchio e si è messo a starnazzare!


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mercoledì 5 marzo 2008

Ecco qui un altro fumetto, qusta volta insieme!

E ricercandi in rete abbiamo finalmente ritrovato il file in formato pdf di altri fumetti di tutti e due, stavolta, che vi presenteremo uno in ogni post. Clicca qui per il link del secondo:

domenica 2 marzo 2008

Statistiche: 200 voti!!!


Volevamo intanto ringraziarvio per averci seguiti in questi mesi e per aver dato un contributo per l'aumento dei voti. In occasione dei 200 votiabbiamo deciso di rivelarvi il motivo del nome d'arte di Bud e di Terence, già postato alli'nterno di un vecchio post:

Siccome Bud e Terence dovevano trovarsi dei nomi d'arte che suonasserto inglese in breve tempo, visto che i film sarebbero poi stati doppiati ed esportati fuori dall'Italia, Bud ha trovato immediatamente una soluzione: Davanti a sè aveva una bottiglia di Bud ed il suo attore preferito era Spencer Tracy ed allora non ha avuto dubbi. Terence, invece, dovendo fare in fretta e non avendo inspirazione, lo ha scelto da un elenco di nomi che suonavano bene.

venerdì 29 febbraio 2008

Tanti videogiochi di Terence Hill


Ecco il sito ufficiale di Terence Hill, a nostro avviso ancora in via di espansione e non ricchissimo di materiale per ogni singolo paese perchè (è una cosa comunque ineteressante) è internazionale e quindi, essendo per tutto il mondo, c'è un po' tutto di tutti. Comunque la cosa più interessante è che ci sono dei bellissimi videogiochi gratuiti e divertenti, come un ''chi vuol essere milionario'', un puzzle, parole crociate, carte da gioco, ecc..., tutto

qui. Entrati nel sito, visto che non si possono fare veri e propri collegamenti ad ogni sua parte perchè ha sempre lo stesso indirizzo in qualunque parte si trovi, dovrete cliccare su
''GAMES & SEARCH'', per poter giocare. Dobbiamo dire che i giochini sono veramente divertenti e molto carini per passarsi il tempo. Beh, allora, che dire, divertitevi!!!

giovedì 28 febbraio 2008

Cane e gatto


Nazione: Italia

Anno: 1982

Durata: 98 minuti

Genere: Poliziesco - CommediaRegia: Bruno Corbucci

Soggetto: Mario Amendola, Bruno CorbucciSceneggiatura: Mario Amendola, Bruno CorbucciMusiche: Carmelo & Michelangelo La Bionda

Prodotto da: Josi W. KonskiGirato in: Florida (a Miami)
Materiale sul film nel sito
LocandineDvdColonna sonoraJuke-box

Trama: Tony Roma è un ladruncolo-playboy che dopo aver sedotto le sue vittime le deruba dei loro gioielli. Dato che riesce sempre a sfuggire alla polizia comune, viene dato l'incarico di acciuffarlo ad un agente speciale, il tenente Parker (Bud Spencer). Dopo averlo arrestato il ladro riesce a fuggire nuovamente, e dopo aver assistito involontariamente ad un omicidio mafioso, è inseguito sia dal tenente Parker, che ha dovuto rinunciare alle sue vacanze, sia dalla mafia stessa. Quando Parker si renderà conto della situazione aiuterà il malvivente a salvare la pelle, smascherando anche dei casi di corruzione.Cast: Bud Spencer (Ten. Alan Parker)Tomas Milian (Tony Roma), Marc Lawrence (Salvatore Licuti), Margherita Fumero (Debora), Don Sebastian (Cap. Browning), Don Fitzgerald (senatore Anderson), Giancarlo Bastianoni (uomo di Licuti), Harold Bergman (prete), Bill Garrigues, Joan Call, Cristine Troples, Darcy Shean, Robbie Young.

mercoledì 27 febbraio 2008

Un fumetto di Bud sulla vista


Ehi, lo sapevate, Bud ha fatto anche un fumetto per insegnare ai bambini a capire se ci vedono bene o hanno problemi di vista; Guardate qui, anche se windows vista dice che adobe reader non è compatibile funziona ugualmente benissimo. Merita!!!

Bud e la sua beneficenza

Ecco una foto di una vecchia rivista in cui Bud
Spencer bacia un bambino del "terzo mondo". Questo rappresenta ciò che lui fa ed ha fatto da sempre. Bud ha scritto canzoni, partecipato al calendario 2008, in cui è proprio lui il soggetto ed ha sempre cercato di rendere il mondo migliore con la beneficenza direi che tutto ciò che ha fatto è veramente ammirevole e meritevole.
Sarai sempre un grande, Bud!!!

Un album per Bud Spencer

Uscirà a metà 2008 il primo album da cantautore di Bud Spencer. Da sempre appassionato di musica, compositore di testi per interpreti eccellenti, Bud Spencer uscirà con un album di canzoni di cui è compositore sia dei testi che degli arrangiamenti. Nell'album ci saranno delle collaborazioni con musicisti di fama internazionale. Dopo il successo del singolo "Futtetenne" che in Germania ha venduto migliaia di copie, Bud è pronto a presentare la sua opera in tutto il Mondo. Tra le altre canzoni presenti nel cd, possiamo anticipare soltanto la presenza della stessa "Futtetenne", di "Che ne parlamm a 'ffa", "Nun pensate sul 'a vui" in napoletano e di "E' tutta colpa dell'ozono", canzone che promette molto già dal titolo. Il ricavato dell'opera, naturalmente, andrà in beneficenza

martedì 26 febbraio 2008

E rieccoci con un altro articolo interessante.

4 gennaio 2008
Bud Spencer

ROMA - Bud Spencer e Terence Hill di nuovo insieme. L'occasione per tornare a condividere lo stesso set questa volta è il nuovo film di Sebastian Niemann, già regista anche del cartone animato Uibù il fantasmino fifone, da oggi nelle sale cinematografiche italiane.La pellicola, una commedia gialla le cui vicende si snodano tra il mondo della mafia e quello dell'editoria, si chiamerà Uccidere è il mio mestiere. Girata tra Germania e Italia, vede come protagonista Rick Kavanian nei panni di Toni Ricardelli, un killer infallibile, che necessiterà però dell'aiuto del suo amico Pepe, interpretato da Bud Spencer, per uccidere l'ex mafioso Enrico Puzzo. "Mi è piaciuta subito la storia di un serial killer innamorato" ha detto al magazine De Bild Bud Spencer, che a proposito del suo amico Terence Hill ha aggiunto: "Nella pellicola ci sarà anche lui, ma solo per un cameo, visto che interpreta un cadavere".

Fonte: DIREGIOVANNI

News sul film: ancora niente di nuovo

Budterence.tk parla ancora una volta del misterioso nuovo film di Bud in un articolo, ma non ci dice niente che non sappiamo già:

Dopo aver girato lo spot natalizio del pandoro Melegatti - in onda in questi giorni - Bud si è dedicato alle riprese a Berlino di un film di produzione tedesca dal titolo provvisorio "Uccidere è il mio mestiere". Il regista è Sebastian Niemann. Alcuni ciak dovrebbero avvenire anche in Italia.Terence Hill è invece impegnato sul set di "Don Matteo 6", le cui riprese sono finora avvenute a Bevagna, Foligno, Spello, Gubbio e, attualmente, Roma. Dopo la pausa natalizia la troupe dovrebbe riprendere a lavorare a febbraio, a Gubbio. La fiction, diretta da Fabrizio Costa, Elisabetta Marchetti e Giulio Base, si prevede andrà in onda a primavera.

lunedì 25 febbraio 2008

News - Tornano insieme Bud Spencer e Terence Hill

Ed ecco qua un'altra fonte che continua a ripetere che forse ci sarà un ritorno al cinema della mitica coppia. Naturalmente con uno stile diverso a causa della loro età:

Carlo Pedersoli e Mario Girotti torneranno a lavorare assieme! Chi? direte voi...sto parlando della più celebre coppia del cinema italiano degli anni 70, parlo di Bud Spencer e Terence Hill!12 anni dopo il loro ultimo lavoro assieme, Botte di Natale, i due sembrano voler tornare in coppia, di nuovo al cinema! Non è ancora pronto nulla, tranne la voglia di entrambi, anche se difficilmente li potremo rivedere nei vecchi panni di "coppia spaccatutto", viste le età non più giovanissime! Tanti film girati assieme, un affiatamento iniziato nel lontano 1967 con Dio perdona....io no!Il clamoroso successo arriva con Lo chiamavamo Trinità, del 1970, e ....comtinuavano a chiamarlo Trinità!, del 1971.Rivederli oggi assieme assumerebbe tutto un altro sapore, visti i 78 anni suonati di Spencer e i panni di Don Matteo ormai cuciti addosso a Hill, non ci resta che aspettare ulteriori news!

Ed allora noi staremo in "agguato" e vi aggiorneremo ad ogni novità!!!

domenica 24 febbraio 2008

Una curiosità su Terence Hill

Nel caso non lo sapeste volevamo dirvi una curiosità su Terence: Avete presente i telefilm di Don Camillo e Peppone? Esattamente, all'epoca Terence Hill girò le scene sottoforma di regista principale. Infatti compare spesso nel cast dei telefilm. Non finiremo mai di stupirci di quante cose abbia fatto, eh?

Bud e Terence si cimenteranno in un nuovo film, INSIEME

Bud Spencer e Terence Hill gireranno, molto probabilmente, un nuovo film assieme. Ad ammetterlo è stato, nei giorni scorsi, lo stesso Bud Spencer, che agli studenti dell'università di Perugia ha confidato che la coppia è al lavoro per una nuova pellicola; tra i titoli in discussione si parla anche di una versione de 'Il dr. Jekyll e mr. Hyde'...


La coppia, una delle più seguite del cinema italiano oltretutto, ha iniziato a lavorare assieme nel 1967 con 'Dio perdona... io no!', film tra l'altro per il quale Terence Hill venne ingagiato all'ultimo momento per sostituire l'infortunato Peter Martell; seguirono poi 'I quattro dell'Ave Maria', 'La collina degli stivali' e il grande successo internazionale di 'Lo chiamavano Trinità' e del suo seguito '...continuavano a chiamarlo Trinità', per passare poi ai blockbuster degli anni '70 ('Più forte, ragazzi!', 'Altrimenti ci arrabbiamo', 'Porgi l'altra guancia', 'I due superpiedi quasi piatti', 'Pari e dispari' e 'Io sto con gli ippopotami') e per finire con le stanche rievocazioni degli anni '80 e '90 (l'ultima pellicola assieme, 'Botte di Natale', risale al 1994). Ora sembra esserci la voglia di riprovarci, anche se Bud mette subito in chiaro che la nuova pellicola non potrà più essere simile a quelle che la coppia recitava trent'anni fa: «Io ho 78 anni - ha dichiarato - e non posso più fare quello che facevo a 48 o 50». Beh, aspettiamoci quello che vogliamo e cominciamo ad immaginare come potrebbe essere la nuova pellicola. Comuque sappiamo che avrà un gran successo, perchè loro sono i nostri MITI !!!

venerdì 22 febbraio 2008

Il nuovo film di Bud


Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer, compie 78 anni e festeggia il compleanno a Berlino. Nella capitale tedesca, l'attore ha cominciato le riprese di un film giallo prodotto dalla casa cinematografica 'Rat Pack'. La pellicola è diretta da Sebastian Niemann: dopo le riprese in Germania la troupe si trasferirà in Italia. Bud ha cominciato le riprese del film il 31/10/2007, in occasione del suo compleanno, appunto ed ha festeggiato in maniera molto originale, direi. Abbiamo allora deciso di farvi vedere una delle foto scattate durante il ricevimento.

mercoledì 20 febbraio 2008

Un altro sfondo made in budterencefe


Ecco qua lo sfondo di Terence Hill nuovo e fiammante!!!

Sul nostro desktop

Ecco come si mostra sul nostro desktop lo sfondo. Adesso ci occuperemo a crearne anche uno in windescreen, per altri tipi di desktop, in 16:9, insomma, senza contare che saremo molto occupati anche a crearne uno simile per Terence Hill. Ciao e continuate a seguirci!!!

Sfondo by BudTerenceFe


Ecco qua lo sfondo made in budterencefe che abbiamo creato con un immagine di Bud Spencer, che poi abbiamo modificato con dei programmi di grafica. Che ne dite?

lunedì 18 febbraio 2008

BudTerence

Scusate, volevamo cortesemente chiedervi se per caso voleste aiutarci a decidere il nome di questo blog. Scrivete ognuno il nome che desiderate in un commento, poi noi li aggiungeremo mammano che li troveremo nelle risposte multiple di una domanda che chiederà appunto il nome.
Lasciate un commento e siate numerosi!!!

domenica 17 febbraio 2008

Intervista a Terence Hill

Fabio Melelli: Vorrei ripercorrere con Terence Hill, a grandi linee, quelle che sono le principali tappe della sua carriera cinematografica, una carriera che copre sei decadi della storia del nostro cinema, essendo iniziata nel 1951 con un film diretto da Dino Risi Vacanze col Gangester. Lei era giovanissimo e volevo subito chiederle come nacque questo esordio. Terence Hill: Prima di rispondere, vorrei aprire una parentesi: io sono qui anche perché Alarico Silvestri era un mio parente, era fratello di mia nonna Marietta. Scusa, qual'era la domanda?Fabio Melelli: La domanda era: partendo proprio dall'inizio della sua carriera, come si trovò a recitare con Dino Risi?Terence Hill: Mi trovai male, perché non mi piaceva recitare, non mi piaceva fare l'attore, avevo sempre la febbre e quindi con grande sforzo portai a termine il mio lavoro.Fabio Melelli: Dopo però ne vennero molti altri, lei continuò a fare film per tutti gli anni 50, diventando un po' il fidanzatino per eccellenza del cinema italiano. Si possono citare film come Villa Borghese di Franciolini, in cui lei è il fidanzatino di Annamaria Ferrero e Lazzarella. Andando avanti fino agli anni 60, arriviamo a Il Gattopardo di Luchino Visconti, dove lei interpreta proprio un garibaldino, il Conte Cavriaghi. Credo che per lei sia stato un incontro importante...Terence Hill: Sì, è stato anche un incontro che mi ha fatto decidere di intraprendere definitivamente la carriera d'attore, perché sino ad allora non ero ancora convinto che quella fosse la mia strada. Adesso capisco quanto fu importante quell'esperienza, perché partecipai alla realizzazione di un film che credo sia avvenuta raramente nella storia del cinema. Per esempio, adesso quando si scelgono i costumi, il regista non li controlla neanche, oppure vengono fatti in fretta il giorno prima. Io in quel film, anche se avevo una parte piccolissima, feci ben cinque prove di costume, non solo per vedere come mi stava ma anche perché bisognava trovare la giusta tonalità di rosso della camicia. Perché i garibaldini se le facevano a casa e quindi non erano tutte dello stesso rosso. Visconti fu presente a tutte e cinque le prove, sia per me che per tutti gli altri attori. Quindi adesso mi rendo conto quale cura ha avuto quel film, oltre al grande successo che riscuote tuttora. Non so se lei lo sa ma ne è stata presentata una nuova copia a Los Angeles cinque anni fa e fu un successo strepitoso; mio figlio mi disse: "Caspita, che film che si facevano a quei tempi, a che bel film hai partecipato!".........e quindi, sì, è stata una bella esperienza! Fabio Melelli: Dopodiché si apre nella sua carriera un periodo interessante, almeno per i filmografi. Mi riferisco a quello tedesco, infatti, ancor prima di interpretare i western in Italia, i famosi western all'italiana, come Dio perdona... io no!, Preparati la bara e poi la variante comica di Barboni, lei prese parte ad alcuni western di coproduzione tedesco-croata. Credo che poi, almeno in parte, fossero girati nei dintorni di Zagabria, o comunque in Croazia. Una serie di film diretti da registi tedeschi, tratti da Karl May, ritenuto un po' il Salgari tedesco. Lei ne fece diversi: com'era girare e interpretare questi film?Terence Hill: Per me è stato un periodo felice, in un certo senso, io abbandonai l'Italia per tre anni perché, come lei dice, avevo interpretato questi film dove facevo il teen-ager, come Lazzarella e Cerasella, e mi ero fossilizzato nel ruolo del giovane diciottenne. Quindi partii, andai in Germania e feci, credo, dodici o tredici film e la cosa bella fu che partecipai ai primi western europei i quali, nessuno lo sa, ma li realizzarono i tedeschi e non gli italiani, perché appunto si ispirarono a questo autore, Karl May che è come il nostro Salgari. Però, mentre ero in Germania, era ormai il 67, constatai che tutti mi consigliavano di tornare in Italia perché stavano facendo questi grandi film western.... e a me piacevano! Nel 64 uscì Per un pugno di dollari, ma pensai ormai di aver perso il treno per fare questi western. Quando tornai in Italia momentaneamente nel 67 (questo va detto perché mi piace dire la verità su come entrai nel western italiano) ormai il western italiano stava morendo. C'era, però, una troupe in Spagna con Bud Spencer ed altri due attori, Frank Wolff ed un altro. Questo film, ideato da Colizzi, che era uno studioso e grande scrittore di romanzi, si era ispirato a Esopo e il titolo del film era Il gatto, il cane e la volpe che poi diventò Dio perdona... io no!. Accadde che l'attore che doveva fare il gatto, Peter Martell, litigava sempre con la fidanzata ed una sera, durante una lite violenta, le tirò un calcio ma lei si scansò, colpì il muro e si ruppe un piede. Il regista Colizzi arrivò di corsa a Roma per cercare un altro attore, mentre la troupe era ancora là. La cosa simpatica è che io ero con il produttore Manolo Bolognini, il fratello del famoso regista (n.r. Mauro Bolognini di Pistoia), e stavo facendo Little Rita nel west e disse a Colizzi: "Guarda, io c'ho questo qui, se tu gli metti un cappello nero, visto così, ha gli occhi azzurri, somiglia a Franco Nero". E fu così che fui assunto, poi quel film divenne Dio perdona... io no! ed ebbe un successo strepitoso, anche se il western era finito, dato che ormai se ne facevano 300 l'anno. Il film ebbe comunque successo anche perché c'era già un pizzico di ironia e si stava formando casualmente questo feeling simpatico tra Bud Spencer e me. Poi cominciammo con le scazzottate e quando facemmo I quattro dell'Ave Maria con Eli Wallach, Colizzi andò a vederlo in giro per l'Italia e notò che quando c'erano le scene con noi due insieme, la gente si divertiva di più: "Quando tu stai insieme a Bud" mi disse "la gente prova più simpatia, ridono, insomma non capisco ma vi metto insieme!"Fabio Melelli: Se Giuseppe Colizzi ha indubbiamente il merito di aver creato la coppia o comunque i presupposti perché la coppia potesse lavorare ancora insieme, credo che il merito di aver compreso fino in fondo le potenzialità comiche di commedia della coppia Bud Spencer - Terence Hill, vada ad Enzo Barboni, che poi è anche il regista che più spesso l'ha diretta nel corso della sua carriera.Terence Hill: Sì, ripeto, il seme fu piantato da Colizzi perché io facevo il gatto e Bud Spencer il cane, quindi già si capiva che rapporto c'era! Io credo che visivamente Colizzi fosse bravissimo, lo ricordo bene perché fece ancora dei film con noi, poi purtroppo morì giovanissimo. Lui creò proprio i nostri personaggi, perché i personaggi devono essere creati dal regista con un occhio molto, molto, come dire, dettagliato, cioè con tanta cura....... Come ci vestì, come vestì me, Bud Spencer, come ci fotografava; il direttore delle luci era Alfio Contini che era il direttore delle luci di registi famosi come Antonioni. Dopo queste premesse, Barboni fece un gesto di una spontaneità incredibile. Andava in giro per Roma con un copione che si chiamava Lo chiamavano Trinità, si rivolgeva a tutte le produzioni dicendo che voleva fare quel film. I produttori lo aprivano e dicevano: "Cos'è tutto questo dialogo?.....Non ci sono morti?.......Passo!" Intanto io e Bud stavamo cercando lavoro, avevamo già visto due o tre copioni che non ci erano piaciuti, quando arrivò Barboni e lo fece vedere al produttore, noi eravamo lì e decidemmo subito di correre il rischio. Sì perché era considerato da tutti un rischio fare un film così: strano, con delle battute strane. Lui aveva già pensato di farlo fare ad altri due attori ma, visto che eravamo lì subito disponibili, ci disse che gli andava bene e che lo avrebbe fatto fare a noi.Fabio Melelli: Uno dei due era forse Luigi Montefiori (George Eastman) e l'altro credo Peter Martell che per la seconda volta perse il treno.Terence Hill: Sì, è così, lei è molto informato!Fabio Melelli: Tornando a Colizzi, va detto che la diresse anche al di fuori del cinema western, infatti è il regista di Più forte ragazzi! che fu uno dei vostri film di maggiore incasso. Bisogna anche dire però che lei, pur essendo naturalmente molto conosciuto per i ruoli comici, di commedia, legati al cinema d'azione, in realtà ha dimostrato la sua duttilità e versatilità interpretando anche ruoli drammatici. L'ultimo, per esempio, è quello di Don Matteo ma, anche in passato, io ricordo per esempio Barbagia di Lizzani, poi il legionario Marco Segrain ne La Bandera - Marcia o muori di Richards ed anche l'avvocato Marco Manin in Il vero e il falso dove lei difendeva, dall'accusa di aver ucciso il marito, Paola Pitagora. Quindi, nell'arco della sua carriera, si è sempre ritagliato dei ruoli che uscivano un po' dalla commedia.Terence Hill: Sì, io prima di Trinità, ho fatto anche ruoli diversi, come lei ha detto, tant'è vero che quando uscì Trinità, io fui il primo a sorprendermi di questo successo così strano anche perché non sapevo di far ridere, pensai: "Allora io faccio ridere, come mai?". Però, veramente, mi piace molto il western, ero molto affezionato a questo ruolo e poi c'erano le mamme che mi fermavano per la strada per raccomandarsi di continuare così, perché potevano portare i propri figli al cinema senza avere sorprese. Da allora mi sentii responsabilizzato, decisi di continuare questo filone e lo sto facendo tutt'ora.Fabio Melelli: In tutti questi film di cui parliamo, spesso le scene d'azione erano ottimamente orchestrate grazie all'apporto di Giorgio Ubaldi, recentemente scomparso, che era il coordinatore delle scene acrobatiche e grazie anche ad una ricca galleria di cascatori che con voi quasi inscenavano dei balletti, vero?Terence Hill: Sì, allora c'erano trenta stunt-man e li avevamo tutti noi sul set, oggi credo che se lei cerca di trovarli, non li trova più, sarà molto difficile.....Fabio Melelli: ....non gli stessi! Terence Hill: Non in quel senso, è che non ci sono, non si sono più ricreati e poi sono cambiati i film. Noi avevamo la fortuna di fare queste scazzottate con tanti stunt-man molto abili, poi Bud era uno sportivo, come tutti sanno, ed io venivo dalla ginnastica artistica, quindi ci divertivamo proprio a girare queste scene senza usare mai controfigure. Inoltre eravamo ripagati dallo spettatore al quale piaceva vedere che eravamo veramente noi, anziché vedere una scazzottata anonima... e poi noi cercavamo di metterci anche il nostro humor. Lei ha ragione quando nomina Ubaldi, perché erano veramente dei balletti, intanto ci voleva molto tempo a farli, per una scazzottata ci volevano dieci giorni di riprese, facevamo un minuto al giorno e poi quando giravamo queste scene lui ci dava il tempo contando come per un balletto, ogni conto corrispondeva ad un pugno o ad una schivata. Quindi le costruiva molto bene, nessuno se ne accorgeva ma questo balletto armonico che avveniva sullo schermo, suscitava simpatia, ilarità e divertimento.Fabio Melelli: Parlavo prima di Don Matteo, lei anche in precedenza aveva vestito abiti talari, una volta per finta in Porgi l'altra guancia e poi nel film che segna il suo debutto alla regia, che è Don Camillo del 1983. Perché lei ha sentito a quel punto la necessità di cimentarsi anche nella regia?Terence Hill: io avevo già fatto il western ed altro, mi piaceva molto Guareschi e mi piaceva anche realizzare una cosa che si svolgesse in Italia e il personaggio non lo sentivo molto lontano dai personaggi che interpretavo. Perché c'era la simpatia, la dedizione in quello che faceva e il contrasto con Peppone, ma soprattutto c'era l'amore da parte mia per Guareschi. Infatti per poterlo realizzare mi dovetti impuntare perché nessuno voleva farmelo fare, tutti mi chiedevano che cosa ci faceva un cow-boy in Emilia Romagna nella parte di Don Camillo, ma io non mi arresi e mi ritrovai a produrlo da solo e poi, anche se avevo trovato il regista, mi piaceva troppo e l'ho fatto da me!Fabio Melelli: Qualche anno dopo è di nuovo regista in alcuni episodi della serie televisiva Lucky Luke e poi torna un po' all'antico con Botte di Natale, la sua terza regia prodotta appunto dalla Rialto Film.Terence Hill: Eh sì, sono tornato con i tedeschi, che produssero questo film. Mi piaceva fare un film che fosse un po' un finale western con Bud e così si fece questo Notte di Natale perché era pensato come Notte di Natale ma con la "N" che prendeva un pugno e diventava una "B". Mi piacque molto girarlo con Bud, riprende un po' la nostra storia, da dove ci eravamo lasciati. La nostra mamma dice a Travis, cioè io, che vorrebbe passare il Natale con noi e mi manda a cercare mio fratello Moses.Fabio Melelli: Dopo lei interpreta un altro film, di Antonio Margheriti, poco visto e poco distribuito: Virtual Weapon, in cui è accoppiato con Marvin Hagler.Terence Hill: Questo è un mistero anche per me, perché è uscito dappertutto meno che in Italia e neanche in tv, quindi non so che interessi ci siano a tenere questo film nascosto da parte di chi lo ha comprato e so che è stato pagato. Credo che ci siano delle manovre finanziarie dalle quali tutti noi siamo al di fuori. Siccome viene trasmesso in tv Lazzarella, non vedo perché non debba essere trasmesso anche questo film che è molto divertente, fatto bene, girato in Florida e con Marvin Hagler che tutti conoscono. E' un pugile molto famoso che ha avuto degli incontri con Sugar Ray Robinson, che si dice sia uno dei cinque pugili più grandi mai esistiti. ....Non lo so!Fabio Melelli: Arriviamo a Don Matteo che è una fiction di grande successo, le ha portato anche molta fortuna la città in cui è stata girata. Com'è nata l'idea di tornare a fare un prete?Terence Hill: Diciamo che è stata un'idea contemporanea. Da una parte c'era Oldoini che stava scrivendo, o comunque aveva già avuto questa idea e dall'altra c'ero io che volevo fare un prete investigatore. Avevo già due sceneggiature scritte, anche abbastanza buone ma era un prete diciamo, più d'azione, faceva parte di un plotone di paracadutisti, quindi era un cappellano d'azione; però anche lui era un investigatore dato che l'ispirazione partiva sempre da padre Brown di Chersterton. Stavo preparando questa cosa qui, avevo anche dei contatti con Mediaset per poterla fare, viaggiavo tra l'America e Roma, poi Mediaset mi disse che la Rai stava facendo un prete simile a padre Brown e che, non potendolo più fare, dovevo tornare con un'altra idea. Tornai con un altro soggetto di sessanta pagine che ci piacque molto, stavo per ripartire per gli Stati Uniti quando mi chiama Bernabei per dirmi che mi voleva far vedere una cosa che stavano progettando con la Rai e così mi dettero quattro copioni. Io li lessi e mi piacquero molto di più di quello che avevo in mente io, era una cosa alla quale non avevo mai pensato e cioè l'idea di un prete investigatore nella provincia italiana. Quello che mi piaceva in particolare, era che c'erano sempre dei personaggi nuovi, con i quali si doveva confrontare. Quindi, come si dice, "act is reacting" cioè, "fare l'attore è reagire", reagire all'altro; era una grossa possibilità di reagire a tanti personaggi, quindi accettai con entusiasmo questa idea di Oldoini e dissi di sì... e così mi sono ritrovato a fare questo Don Matteo a Gubbio.Fabio Melelli: So che in sala sono presenti dei giornalisti, credo che vogliano rivolgere delle domande a Terence Hill, oppure se ci sono persone del pubblico, dato che questo è stato concepito come un incontro. Se ci sono domande per Terence Hill, prego farsi avanti!Un cane: .....bau!Fabio Melelli: Chi traduce?
(....Terence e tutti i presenti ridono....)
Fabio Melelli: Do il microfono al giornalista Bruno Mohorovic. Giornalista: Grazie, buonasera. Alcune domande che volevo fare sono già state fatte, me le ha soffiate Fabio! Tornando al personaggio di Nessuno, Il mio nome è Nessuno, che lei ha interpretato con Henry Fonda per la regia di Sergio Leone, forse lei ci darà un'altra chiave di lettura su chi era veramente il regista del film, se Valerii o Leone, anche se lo zampino di Leone è molto presente. "Nessuno", ciò che rappresenta nella storia, nell'epopea del western, diventa in qualche modo lo spettatore, diventa quasi lo sceneggiatore, diventa quasi il soggettista del film perché è quello che in pratica è anche il regista, dato che guida le gesta di Beauregard, quindi è un po' il personaggio che fa da ponte tra il western classico e quello che sarebbe stato il suo personaggio di Trinità.Le faccio subito una seconda domanda: il suo rapporto con Bud Spencer, lei è stato il bello, biondo con gli occhi azzurri, il furbo della coppia, Bud era il forte, muscoloso e senza cervello. Lei in qualche modo pensa di essere stato la spalla di Bud Spencer o viceversa?Terence Hill: Allora, devo rispondere alla domanda su Nessuno. Il mio nome è Nessuno viene dopo i due Trinità, fu concepito e creato da Sergio Leone perché, quando uscì il secondo Trinità, lui ammirò moltissimo questo film per il quale non si spiegava un successo così grande, tant'è vero che restò sorpreso, uscì in contemporanea con Giù la testa con Charles Bronson e James Coburn e noi andammo molto più forte. In quel momento Leone aveva deciso di non fare più il western, però era molto innamorato di quel genere e così concepì un film un po' alla storia sua, lui voleva che il western finisse, questo l'ho capito frequentandolo moltissimo e si identificò nel personaggio di Henry Fonda, mettendolo a confronto con un personaggio nuovo che era quello interpretato da me. Che era un po' un personaggio hippy in quel momento, no? Che dormiva, sfaticato, che reagiva soltanto quando era provocato, che non aveva nessun problema e viveva alla giornata, però con una grande gioia. Quindi lui voleva fare un ultimo western e fu un western molto pianificato, con molta cura e molta professionalità. Furono scritte tre sceneggiature, nessuna piacque a Sergio, l'ultima era ispirata all'Odissea e anche quella non funzionò. Però Sergio volle mantenere il nome "Nessuno", ecco perché Il mio nome è Nessuno. Di questo western tutti mi chiedono se era di Sergio o di Tonino, io non vorrei rispondere a questa domanda per delicatezza, comunque posso dire che era un figlio di Sergio Leone perché lui lo ha voluto fortemente. Io non lo conoscevo, lui è venuto da me e mi ha detto: "Io voglio fare un film con te in un set grande, con più mezzi, più serio, con più significato, dentro l'epopea". A lui piaceva moltissimo l'epica. Tonino Valerii è stato il suo aiuto-regista e quindi c'era, diciamo, un controllo molto forte da parte sua. Sergio Leone, che tutti amiamo, ha visto in quel film il suo momento, ha detto di voler abbandonare il western ma voleva lasciare una storia come Nessuno fa rimanere nella storia Jack Beauregard, mettendolo contro il Mucchio Selvaggio. ...Ah! L'altra domanda era "Bud Spencer - Terence Hill", chi è la spalla. Io credo che sia difficile rispondere perché non so chi è la spalla, non me lo sono mai chiesto. Se ero la spalla io mi fa piacere, se era lui, mi fa piacere lo stesso. Quello che avveniva tra noi è una cosa inspiegabile, io mi trasformavo quando stavo con lui e lui si trasformava quando stava con me, istintivamente. Le coppie cinematografiche sono rare perché non è, secondo me, un atto a tavolino o cerebrale, ma è un atto emotivo. Sarebbe facile dire, metto lui insieme ad un altro e faccio una coppia, i produttori sarebbero felici di poterlo fare. Per noi è avvenuto così, è capitato per caso. Il famoso pugno che dà Bud Spencer che piace tanto a tutti quanti hanno visto questi film, è nato anche quello per caso. Quando dovevamo fare una scazzottata in Dio perdona... io no!, io stavo su un albero, ero il gatto e gli saltavo addosso, gli speroni gli graffiavano la faccia e io chiesi:"Come finiamo questo duello?". Poi, siccome io ero il gatto e il cane doveva prendermi con la forza, Bud disse:"Sai che faccio? Ti do un pugno sulla testa e tu..." e io "Sai allora io che faccio? Cado come un piccione che viene colpito da una fucilata". Tant'è vero che quello divenne, per noi e gli stunt-man, "il colpo del piccione", che consiste nel raggrupparsi in aria e cadere dall'alto su un fianco. Lo usammo molto anche in Lo chiamavano Trinità, quando lo facevamo fare al messicano Mezcal, e lo faceva talmente bene che gli veniva chiesto continuamente di farlo vedere! La mia risposta è che è stato un caso, direi di provvidenza e chi fa la spalla non ha importanza.Ragazza del pubblico: Don Camillo, Don Matteo... ma Terence Hill e la religione in che rapporto stanno?Terence Hill: Ma, innanzitutto è un rapporto buono, io non litigo con la religione! A queste domande rispondo sempre che è un rapporto molto privato, è un rapporto cordiale, felice, serio, anche arrabbiato ma io credo che sia difficile parlare di questi rapporti perché sono rapporti concreti che vanno sperimentati. Io penso che è un rapporto che hanno tutti, in un certo senso.Signore del pubblico: Quanto lo ha coinvolto, questa sera, il rapporto di parentela con Alarico Silvestri? Terence Hill: Moltissimo, io devo ringraziare profondamente la professoressa Claudia Minciotti perché lei me lo ha fatto conoscere stasera e me lo fece conoscere quando me ne parlò a lungo un anno fa ad Amelia. Io non sapevo molto di Alarico Silvestri, ricordo che avevo una zia che mi portava ogni anno a mettere i fiori ad una sua statua che c'è ad Amelia e ce n'è una anche a Roma al Giannicolo ma, ero solo un ragazzino, poi non ho mai approfondito. Sapevo che questo bisnonno era un garibaldino sfegatato e giocavo con il suo fucile e la sua spada quando ero un bambino. Ripeto, devo ringraziare la professoressa per avermi fatto conoscere un mio familiare come non conoscevo; questa sera a stento ho dovuto trattenere la commozione per questa storia che mi arricchisce in quanto mi dà un precedente di parentela che mi aiuta anche a conoscere meglio me stesso. Nel mio mestiere, tutte le esperienze che si fanno, come ho imparato all'Actor's Studio, vengono messe sulla scena. Cioè una volta che sei in scena devi trovare un'esperienza personale, quindi questa cosa arriverà anche nel mio lavoro, è un rapporto che nasce oggi, una conoscenza che approfondirò perché in fondo è una parentela molto stretta dato che mi ricordo che Marietta era la mamma di mio padre e lui era il fratello, quindi la sentivo ogni tanto questa nonna Marietta alla quale lui scriveva le lettere. Grazie professoressa, lei oggi mi arricchisce la vita e mi ha fatto un grande regalo.Signore del pubblico: Mi scuso perché per me oggi è stato un incontro del tutto imprevisto e mi trovo qui con una cagnolina che non potevo lasciare a casa, ecco perché l'abbaio di prima. Volevo domandare se tra tutti i personaggi che lei ha interpretato, ce n'è uno al quale è più affezionato.Terence Hill: Sì, io sono affezionato moltissimo a Trinità e a Nessuno. Trinità perché fu un'esperienza totalmente spontanea, inconscia. Nessuno invece fu un'esperienza studiata. Tanto per i giornalisti che sono interessati al cinema, le voglio fare un esempio. Sergio Leone voleva che i suoi film fossero dei film epici, ero diventato un po' il suo beniamino, mi portava a vedere quando girava i film e mi diceva che il personaggio di Charles Bronson in C'era una volta il west, lui lo faceva sempre entrare nel fotogramma da destra verso sinistra. Voleva sviluppare visivamente questo eroe in questa maniera, per arrivare al momento culmine in cui affrontava il cattivo, in quel caso Henry Fonda. Nel duello finale, si vede Henry Fonda che cammina in circolo e mentre sta girando, gira anche il paesaggio dietro. Leone mi chiese: "lo sai come ho fatto?" E io "Non lo so, come hai fatto?" "Io l'ho messo su una pedana e facevo girare la pedana insieme alla macchina da presa". Poi quando Charles Bronson entra nel fotogramma per affrontare il cattivo, lo fa entrare da destra verso sinistra e mi ricordo, lui mi spiegò dopo questa cosa, che io feci un salto sulla sedia perché la musica di Ennio Morricone era stata sviluppata durante tutto il film e quando viene l'accordo forte, lui entra e c'è un'emozione fortissima. Sergio Leone ha lavorato sull'inconscio dello spettatore per arrivare a questo. E per "Il mio nome è Nessuno" lui mi disse: "Sai cosa farò per te?" Io farò venire Nessuno nel fotogramma dal basso verso l'alto. Ecco perché la prima volta che si vede esce dall'acqua e anche questa è una citazione mitologica. Lui creava delle cose emotive nello spettatore, inconsce, conducendolo fino al clou della storia in cui si ritrova ovviamente coinvolto, tutto questo giocando sulle corde degli archetipi. Anche per questo sono affezionato a Il mio nome è Nessuno, Nessuno è molto spontaneo come personaggio e molto immediato però ha dietro un bagaglio molto pensato e studiato.Ragazza del pubblico: Volevo chiederle, che consigli darebbe a delle persone che vorrebbero intraprendere il suo stesso mestiere?Terence Hill: Come primo consiglio direi che a me ha aiutato molto fare l'Actor's Studio perché, come ho accennato prima, proprio non mi piaceva recitare, poi queste sono questioni familiari, sul motivo per cui non volevo fare l'attore, e non voglio esplorarle adesso. Però io ho sofferto finché non ho fatto l'Actor's Studio, perché ero molto timido e quindi ogni volta che entravo in scena il cuore mi andava a 150. L'Actor's Studio come sai, è un metodo che fa sì che chiunque, chiunque, può diventare un attore; poi se tu hai dentro qualcosa in più di tuo, diventi un attore straordinario. Quindi, se vuoi fare l'attore, secondo me, per la mia esperienza, fai un Actor's Studio o un'altra scuola qualsiasi, perché chiunque può essere un attore.Federica: Ciao! Hai mai pensato che Il mio nome è Nessuno potrebbe avere un seguito, potresti prendere la parte di Jack Beauregard.Terence Hill: Sì, Federica. Sergio Leone non c'è più ma fece un seguito che era tutta un'altra cosa. Lui prendeva degli attori che fossero rappresentativi dei personaggi che dovevano interpretare. Henry Fonda rappresentava il vecchio west quindi sposava quello che voleva dire lui col personaggio. Io vorrei fare un western nuovo, l'altro giorno c'ho pensato, forse adesso sto arrivando ad essere Jack Beauregard, ma non lo so. A me comunque piacerebbe fare un altro western, certamente una storia consistente, una bella storia.Giornalista: Mi scusi se riprendo la parola, vorrei agganciarmi a questo che ha detto lei adesso: di fare un nuovo western. Sappiamo che il cinema italiano è abbastanza in crisi, c'è un 50% di calo degli spettatori, non c'è attrattiva. Non crede, visto che lei ha detto che sarebbe bello fare un altro western, che tornare al cinema di genere, che qualcuno sembra evocare, potrebbe in qualche modo salvare il cinema italiano?Terence Hill: Tornando col western non credo, per il cinema in generale. Io vorrei fare un western se c'è una buona storia, allora potrebbe avere un grande successo, tutto dipende da lì. Come Clint Eastwood che ebbe successo con Gli spietati e vinse l'oscar quando il cinema western era in crisi. Quindi dipende dalla storia. Non so, effettivamente, cosa servirebbe per il cinema italiano, ma io vedo che ci sono tanti giovani che stanno iniziando con dei soggetti originali, io credo che si debba soltanto dare più fiducia a questo, come fanno i francesi. I francesi si proteggono, come saprà fanno sì che ci deve essere un certo numero di film di distribuzione rispetto all'invasione americana, cosa che non c'è in Italia. Secondo me non c'è un vero aiuto, nell'epoca del neorealismo era una cosa spontanea, c'erano pochi film e costavano poco, non c'era concorrenza e c'erano questi grandi geni, fu un momento straordinario per l'Italia. Anche adesso ci sono le persone creative, però lo scontro è come tra un piccolino che combatte contro un gigante, è una lotta impari. Se non c'è un vero, serio aiuto, devo dire, del governo, non ci si arriva perché si combatte contro un gigante. Io quindi credo che in Italia il talento ci sia e si dicono delle cose non vere perché il talento c'è e ci sono degli attori bravissimi. Per esempio, noi qui con Don Matteo, stiamo trovando degli attori, a Umbertide, in Umbria, che per me sono più bravi di quelli che vengono dalle città. Il talento c'è, ma non c'è un serio aiuto, quando il mercato libero ti schiaccia bisogna difendersi come fanno i francesi. Quindi il cinema italiano avrà una possibilità quando finalmente, seriamente, con dei grossi finanziamenti, si proteggeranno i nostri artisti.Fabio Melelli: Ci sono altre domande? ...tra l'altro lei ha interpretato anche un altro western, prodotto da Sergio Leone, della Rafran, che è Un genio, due compari e un pollo di Damiano Damiani, che però è più mirato verso il comico, vero?Terence Hill: Ecco, questa risposta che do può soddisfare il giornalista qui presente sulla questione di chi era Il mio nome è Nessuno. Tonino Valerii era un allievo di Sergio Leone, Damiano Damiani invece è un autore indipendente, quindi i film western che ha fatto, non li ha fatti seguendo le scie di Sergio, quel tipo di stile, che secondo me è sbagliato non seguire. Il western ha un certo stile, deve avere certi tempi, deve avere certe inquadrature e non si può improvvisare quindi, va bè, non voglio dire altro!
Con un ultimo grande applauso a Terence Hill si è conclusa l'interessante intervista durata più di un'ora. Infine il Presidente dell'Università per Stranieri di Perugia gli ha consegnato degli omaggi e così la bella serata si è conclusa ma, prima di andarsene, Terence ha concesso l'autografo a tutte le persone intervenute che glielo hanno chiesto

venerdì 15 febbraio 2008

Gara di moto

Ecco qui un bellissimo video di una gara di moto tra... Non vogliamo farvi peredere niente. Guardate e Vedrete!!!

mercoledì 13 febbraio 2008

I primi 100 voti del blog

Finalmente, guardando le statistiche, abbiamo visto felicemente che i voti totali erano 100!!!
Ogni cento voti guarderemo insieme un film di Bud e Terence e ve lo commenteremo sul blog.
Abbiamo deciso di visionare il film Miami Supercops, girato sulle stesse scene de "I due superpiedi quasi piatti".
Vorremmo fare un ringraziamento a tutti voi, che ci avete sempre sostenuti in questa scalata.
Continuate a seguirci e ne vedrete di tutti i colori con BUD&TERENCE !!!

domenica 10 febbraio 2008

Bud e Terence in prima pagina


Ecco i nostri miti nella copertina del film: "Botte di Natale", un film decisamente da non perdere. Questa copertina è stata riprodotta in parte nella prima pagina di una famosissima rivista. Consigliamo la visione del film.
Valutazione di BudTerenceFe:
*****/*****

Foto autografata di Terence Hill


Finalmente, girando nel nostro album,
siamo riusciti a trovare questa splendida
immagine di Terence Hill
con il suo autografo.
A nostro parere è molto bella:
E' un ricordo da conservare.

venerdì 8 febbraio 2008

Finalmente: siamo riusciri a fare un abbozzo del budterencefe gadget:


Finalmente siamo riusciti a costruire il budterencefe gadget 1.0.7.1 ed adesso, perima che possiate scaricarlo, dovrete aspettare che windows live ce lo accetti.

Caratteristiche e funzionalità del gadget:
- da un tocco di Bud e Terence al nostro desktop
- si può posizionare in qualunque luogo nel desktop
- cliccando sul pulsante lente d'ingrandimento si avrà un accesso diretto al blog.

Per adesso la grafica non è sovrannaturale, ma continueremo allo sviluppo estetico con photoshop. Per cui vi chiediamo cortesemente di lasciare un commento su come potrebbere essere la grafica del gadget. Grazie mille a tutti quelli che hanno contribuito e contribuiranno.

(l'anteprima dell'immagine è molto scarsa, ma purtroppo con lo strumento di cattura incorporato in windows non è possibile copiare esattamente la grafica. Nel nostro desktop ha un aspetto molto più elegante).

L'elenco dei film di bud e terence

1959
AnnibaleScheda
Carlo Ludovico Bragaglia, Edgar George Ulmer

1967
Dio perdona... io no!Scheda
Giuseppe Colizzi

1968
I quattro dell'Ave MariaScheda
Giuseppe Colizzi

1969
La collina degli stivaliScheda
Giuseppe Colizzi

1970
Lo chiamavano Trinità...Scheda
E.B. Clucher

1971
Il corsaro neroScheda
Vincent Thomas

1971
...Continuavano a chiamarlo TrinitàScheda
E.B. Clucher

1972
...Più forte ragazzi!Scheda
Giuseppe Colizzi

1974
...Altrimenti ci arrabbiamo!Scheda
Marcello Fondato

1974
Porgi l'altra guanciaScheda
Franco Rossi

1977
I due superpiedi quasi piattiScheda
E.B. Clucher

1978
Pari e dispariScheda
Sergio Corbucci

1979
Io sto con gli ippopotamiScheda
Italo Zingarelli

1981
Chi trova un amico trova un tesoroScheda
Sergio Corbucci

1983
Nati con la camiciaScheda
E.B. Clucher

1984
Non c'è due senza quattroScheda
E.B. Clucher

1985
Miami supercops - I poliziotti dell'8ª stradaScheda
Bruno Corbucci

1994
Botte di NataleScheda
Terence Hill

martedì 5 febbraio 2008

I due superpiedi quasi piatti

I due superpiedi quasi piatti
Nazione: Italia Anno: 1977

Durata: 112 minuti

Genere: Azione - Commedia


Soggetto: E.B. Clucher (Enzo Barboni) Sceneggiatura: E.B. Clucher (Enzo Barboni)Musiche: Guido & Maurizio De Angelis

Prodotto da: Salvatore Alabiso Girato in: Florida (a Miami)

Trama:

Miami. Wilbur Walsh (Bud Spencer) e Matt Kirby (Terence Hill), due scaricatori, si incontrano al porto entrambi alla ricerca di un lavoro. Non riuscendo a trovarlo decidono di rapinare l'ufficio amministrazione di un supermarket ma sbagliano obiettivo ed entrano invece nell'ufficio reclutamento della polizia. Sono così costretti ad arruolarsi ed a sostenere il corso di venti settimane. Dopo vari tentativi andati a vuoto di farsi cacciare dal corso, finiscono per diventare poliziotti veri, mantenendo però i loro modi spicci, menefreghisti e un po' rozzi. Riusciranno a risolvere un caso di omicidio e ad aiutare così una famiglia di cinesi.

lunedì 4 febbraio 2008

La classifica

Da ogi in poi vi terremo aggiornati sui voti ricevuti sul sito. La maggiorparte è nettamente sul 10!!!

sabato 2 febbraio 2008

Sheda del film: Botte di Natale

BOTTE DI NATALE
Commenti e Risposte sul film
Discutine sul forum

Titolo Originale: BOTTE DI NATALE
Regia: Terence Hill
Interpreti: Terence Hill, Bud Spencer, Anne Kasprik, Ruth Buzzi
Durata: h 1.40Nazionalità: Italia, USA, Germania 1994
Genere: commediaAl cinema nel Gennaio 1994• Altri film di Terence Hill
Moses è diventato il più feroce cacciatore di taglie del West, con una famiglia da mantenere di otto, nove o forse dieci figli e avrebbe bisogno di intascare quella taglia da cinquemila dollari che c'è sulla testa del diabolico Sam Stone per assicurare il futuro ai suoi figli. Travis intuisce che l'unico modo per far tornare Moses a casa, dopo tanti anni, è attirare Sam Stone nella casa di mamma. Sparge la voce che la famiglia custodisce un immenso tesoro e libera il bandito, alla vigilia della sua impiccagione. La trappola funziona e, salvo scazzottate dell'ultimo momento tra i due litigiosi fratelli forse la mamma potrà fare il Natale coi figli.

Biografia di Terence Hill

Terence Hill,
nato il
29 marzo 1939

...Continueremo a chiamarlo Trinità

Nato da madre tedesca a Venezia il 29 marzo 1939, il suo vero nome è Mario Girotti. Trascorre l'infanzia in Sassonia, a Dresda, dove sopravvive ai tremendi bombardamenti della II Guerra Mondiale. Fin da giovane dimostra attitudini e caratteristiche che poi saranno tipiche anche di alcuni suoi personaggi, in particolare di quelli nati in coppia con l'inseparabile Bud Spencer, ovvero un certo carattere scanzonato, una buona dose di intraprendenza, e un'intelligenza viva e attenta. I suoi esordi nel mondo dello spettacolo avvengono per puro caso. Ancora giovanissimo, durante un incontro di nuoto (che Mario praticava con continuità), viene notato dal regista Dino Risi, che lo scrittura per una parte del film "Vacanze con il gangster". Siamo nel 1951 e l'attore si presenta ancora con il suo nome italiano. Molto coscienzioso, non dimentica però l'importanza degli studi, consapevole che nella società contemporanea il sapere è un bene fondamentale. Senza troppo montarsi la testa, quindi, intraprende in sordina una carriera attoriale volta pragmaticamente a mantenere gli studi. L'universo cinema, però, è una macchina con degli ingranaggi ferrei e guai ad uscirne. Capisce che sarebbe un errore imperdonabile. Preso da un vortice di partecipazioni e richieste sempre più ampie, dopo tre anni di Lettere classiche all'Università di Roma, decide di dedicarsi completamente al grande schermo. Scelta difficile ma che si rivela ben presto vincente. Poco dopo Luchino Visconti, uno dei massimi registi italiani del momento, lo vuole nel film "Il Gattopardo", in breve divenuto un "cult" assoluto della cinematografia. Dopo questo primo esordio in una produzione così importante e così blasonata, riesce ad avviare una carriera vera e propria, lontana dalla incertezze semidilettantesche e che si rivelerà assai continuativa e senza soste. Nel 1967 mentre gira "Dio perdona...io no", s'innamora e poi sposa una ragazza americana, Lori Hill. Decide anche di cambiare nome, in parte in ossequio ad una certa moda dell'epoca che tendeva a svalutare gli artisti italiani in favore di quelli stranieri provenienti in particolare dall'America. Sceglie il nome prendendo spunto da un autore di storia latina che stava leggendo, Terenzio, e il cognome da quello della moglie: Mario Girotti diventa per tutti Terence Hill. Il suo successo è legato soprattutto ad alcuni titoli del genere "neo-spaghetti western" come gli indimenticabili "Lo chiamavano Trinità" (del 1971), e il suo seguito "...Continuavano a chiamarlo Trinità", in coppia con il sodale Bud Spencer. Seguiranno film altrettanto fortunati dove la comicità si sostituisce alla violenza ed i cattivi, in genere eccezionali e "macchiettistici" stunt-man, hanno sempre la peggio. Sono titoli ormai celeberrimi come "Altrimenti ci arrabbiamo" o "Io sto con gli ippopotami", sempre con lil fido Bud Spencer. Da ricordare che Terence Hill nel 1976 è chiamato a Hollywood, dove appare in "March or die" con Gene Hackman e dove recita in "Mister Miliardo" con Valerie Perrine. Dopo un lungo periodo di profonda depressione causata dalla perdita del figlio diciassettenne, perito in un incidente stradale, l'attore si è rilanciato nei panni di un sacerdote investigatore, nella serie Rai intitolata "Don Matteo"; molto popolare anche in Germania, anche per questa produzione italiana, pur dimostrando nel ruolo di curato versatilità e (già note) ottime doti di attore, il suo nome rimarrà indissolubilmente legato al suo più noto personaggio Trinità.

Le foto autografate di Bud Spencer


Ecco qui le foto di Bud Spencer con il suo autografo