domenica 2 novembre 2008
Il blog, dopo tanto tempo di attesa...riprende vita!!!
mercoledì 18 giugno 2008
Scusateci!
lunedì 5 maggio 2008
Un onofficial site su bud e terence: budterence.tk
Per informazioni lasciate un commento.
martedì 22 aprile 2008
Disponibile sul mercato la bella colonna sonora composta dal Maestro Franco Micalizzi per il film "Non c'è due senza quattro". Una partitura del maestro che sconfina nei suoni caldi latini e che ci regala un ascolto piacevole all'insegna dell'allegria e della spensieratezza. Questa edizione viene pubblicata con materiale inedito rispetto alla release precedente su vinile e presenta un booklet a colori da 8 pagine, artwork originali, lunghe ed esaustive note (sul film, sulla regia e sulla musica) a cura del giornalista Fabio Babini ed inoltre un ricordo scritto in persona dal Maestro Franco Micalizzi.
Tracklist:
1 What's going on in Brazil 3'04''
2 The mysterious man 2'29''
3 Flying Carousel 2'30''4
Double Trouble theme (bossanova version) 3'12''
5 A guy with it's pretty girls 3'03''
6 Double trouble theme (Jazz band theme) 2'08''
7 Hear it tonight 2'32''
8 Double Trouble theme (samba version) 1'50''
9 Mississipi dream 2'35''
10 Quica theme 1'19''
11 The mysterious man 3'02''
12 Flute Rhythm 25''
13 Double Trouble theme 3'02''
Total Time: 31'54''
Fonte: colonnesonore.net
lunedì 21 aprile 2008
Un'intervista a Bud Spencer del 2002: è tutta da leggere!
Dove iniziò la sua carriera?
Bud Spencer: «A 8 anni e mezzo feci la prima gara con la Canottieri Napoli, poi ci fu la guerra. Arrivai a Roma il 19 luglio 1943, in pieno clima di bombardamenti a San Lorenzo. Dai 13 ai 15 anni, durante la guerra, gareggiavo con la Romana Nuoto ed ero fresco vincitore dei campionati italiani a Trieste; nuotando a rana. Poi dai 17 ai 20, nell'età più importante nella crescita di un nuotatore, smisi completamente l'attività sportiva, perché dovetti seguire la mia famiglia in Brasile e poi in Argentina; quando tornai provai per la prima volta a stile libero - ero allora alla Lazio Nuoto - e fu subito un record: il primo uomo sotto il minuto nei 100 sl. Andavo fortissimo: ricordo che quando ero allievo trionfavo pure nella categoria senior, ed ero stato anche campione italiano a rana e farfalla.»
Risultati da Nazionale. Come andò alle Olimpiadi?
Bud Spencer: «Partecipai sia ad Helsinki '52, che a Melbourne '56, con risultati quasi identici: nono su 135 atleti in Finlandia e decimo in Australia. Ma non ho mai giocato a pallanuoto in una Olimpiade, come invece in molti hanno scritto.»
Quali sport ha praticato, oltre quelli d'acqua?
Bud Spencer: «5 anni di rugby, col San Gabriele, la mia scuola. Ero molto veloce, pesavo 100 chili [senza un filo di grasso, ci tiene a precisare, ndr] e correvo i 100 metri in 11 netti, dunque giocavo trequarti-ala. A quei tempi la pallanuoto si giocava in mare, a Posillipo, a Recco, a Camogli, e il nuoto in piscina al Foro Italico o in quella della curva al vecchio Stadio Torino, con le gradinate a ferro di cavallo. D'inverno dunque non si nuotava, si facevano altri sport. Oltre al rugby ho fatto anche tanto pugilato: a 15 anni (96 chili) ero già un peso massimo.»
Tutti sport molto maschi, direi...
Bud Spencer: «Tutti sport molto belli, con il rugby un gradino sopra, il migliore secondo me tra gli sport con la palla, nettamente superiore al calcio. Come gioco è interessantissimo, incisivo, insegna molto e forma il carattere, utile per la vita. Sport maschi, sì, devo dire che di botte ne ho prese e date molte. Nel rugby però non ebbi mai infortuni, invece in vasca, a pallanuoto, ne ebbi di seri. Giocavo centroboa e spesso saltavano denti, arcate sopraccigliari, costole. Ne lasciai due a Berlino in un'Italia-Germania, infrante da una gomitata in petto di un tedesco.» Quale di questi lo ha maggiormente gratificato?Bud Spencer: «Il nuoto e la pallanuoto come risultati, il rugby per la lealtà espressa sul campo e la boxe che mi è stata utile in tutti i miei film di maggiore successo.»
Come arrivò al cinema?
Bud Spencer: «Non ho mai pensato al cinema fino all'età di 37 anni. Fu un caso: serviva un attore col mio fisico, avevo già svolto una parte da pretoriano come comparsa in "Quo vadis", e nel 1967 accettai un contratto per "Dio perdona... io no!". Fu la mia fortuna ed il mio piacere di fare cinema. Sono assolutamente un attore naif, non ho mai studiato e devo ammettere che lo sport mi ha molto aiutato sul set. Se non lo avessi praticato, non avrei potuto riuscire nel cinema. Mi ha aiutato nei movimenti, a cominciare dalla boxe. Oltre alle infinite scazzottate nei miei film, posso citare ad esempio il rugby in "Lo chiamavano Bulldozer", oppure "Bomber", o ancora la nuotata in mezzo ai coccodrilli nel Nilo in "Piedone d'Egitto"...»
Perché "Bud Spencer"?
Bud Spencer: «Avevo dato molto in ambito sportivo come Carlo Pedersoli; non volevo screditarmi per un solo film. Mi piaceva Spencer Tracy come attore e la Budweiser come birra. Nacque così Bud Spencer. Piacque molto quel primo film. Doveva essere l'unico, oggi siamo a 104 film, di cui 80 in inglese, 8 in italiano, ed altri girati anche in spagnolo in presa diretta. In Germania sono molto apprezzato, 20 giorni fa ho terminato le riprese di un film "Padre Speranza" che uscirà in tutto il mondo. Ho la fortuna di aver girato ovunque ed aver girato film in tutto il mondo, sempre come protagonista o comunque co-protagonista.» Il successo maggiore con "Trinità", "Piedone", "Banana Joe".
Ma quale film rivede con maggior gusto?
Bud Spencer: «"...Più forte ragazzi!".»
Perché?
Bud Spencer: «Perché sono diventato pilota. Era la storia di due piloti (io e Terence). Sul set decollai con un aereo senza alcun brevetto. Da lì mi innamorai del volo, presi i brevetti necessari e feci poi mille ore di volo in jet e quasi altrettante ad elica. Incoscienza? Forse un po' di più.»
Dove nasce la comicità di Bud Spencer?
Bud Spencer: «Sicuramente con "Trinità". Prima seguivamo il filone degli "spaghetti western", dopo siamo stati i primi ad inventarci nel mondo il western comico. Mel Brooks ci copiò, facendo ad esempio "Mezzogiorno e mezzo di fuoco", dove compariva nell'800 uno sceriffo di colore. Il successo veniva perché la scazzottata era senza sangue, senza feriti, senza morti. Tutti si rialzavano, erano solo botte da orbi.»
"Non ci son più giocatori, né bianchi, né neri, né maori; milioni di palloni alla deriva...". Così recita una sua canzone di prossima uscita: una critica allo sport?
Bud Spencer: «Lo sport non c'è più, è finito, è solo uno show. Chi arriva secondo è un fesso. De Coubertain aveva detto importante è partecipare, adesso chi sente questa frase direbbe che non ha capito niente. I miliardi sono la rovina. Quando si danno 100 milioni ad un ragazzino di 14 anni per giocare a pallone è la fine. Se non c'è denaro, non c'è tv, non c'è sport.»
Non è più il suo sport...
Bud Spencer: «I soci della Romana Nuoto che ancora oggi hanno un galleggiante sul Tevere, mi regalarono l'accappatoio, quando sono diventato campione d'Italia. Ancora, posso dirti del viaggio alle Olimpiadi di Helsinki in tre giorni di treno... o di quando giocavo a Camogli o a Genova, partivamo la notte in treno, con i cuscini presi in prestito alla stazione e si arrivava la mattina alle 8 pronti a tuffarci in mare per fare la partita. Quello era sport.»
Ed ora?
Bud Spencer: «Ora è tutto diverso, ci si allena d'inverno, 10 km al giorno, si hanno equipe al seguito, i tempi sono esageratamente più bassi. È cambiato tutto, perfino le temperature delle piscine; nella pallanuoto poi non esistevano cambi, e si giocavano due tempi soltanto. Quando l'Italia vinse i Mondiali di pallanuoto nel 1998 a Roma, entrai negli spogliatoi ed ai ragazzi dissi: "Congratulazioni alle signorine!". E nessuno fiatò. Faccio i complimenti da nuotatore ai vari Rosolino, Fioravanti, Brambilla, atleti puri, perché un oro azzurro alle Olimpiadi è impresa davvero straordinaria.»
("Stadium", n° 3 del marzo 2002, intervista di Felice Alborghetti)
domenica 20 aprile 2008
...ed eccoci ai 400 voti
lunedì 14 aprile 2008
Ed ecco qualche altra copertina...
sabato 12 aprile 2008
Covers bud spencer e terence hill
E se la prima versione DVD vi piaceva di più, eccola qua
venerdì 4 aprile 2008
Battute - ...Altrimenti ci arrabbiamo!
Terence: "Ce la giochiamo a carte?"
Bud: "No"
Terence: "Vuoi forse dire che sono un baro?"
Bud: "Eh, proprio così!
"Terence: "Ah!"
Bud: "Perché non facciamo a braccio di ferro?"
Terence: "No"
Bud: "Ah, sono troppo forte per te , eh?"
Terence: "Eh, proprio così!"
Terence: "Senti, giochiamocela a birra e salsicce"
Bud: "Sarebbe?"
Terence: "Una birra e una salsiccia, una birra e una salsiccia...il primo di noi che scoppia paga il conto e perde la macchina"
Bud: "Ok, dove"
Durante la sfida a birra e salsicceTerence:
"Ragazzo, un gelato di vaniglia con molta panna... (A Bud) Aiuta la digestione provaci anche tu!"
Scena della distruzione del locale dove si stanno sfidando a birra e salsicce
Bud: "Be', gli manderemo un assegno, non vorrei che subissero un danno; dopotutto non si mangia mica male qui"
Terence: "Si, ma il servizio non è un granché"
Nel piazzale del luna park
Cattivo: "Scendete o spacco tutto, avanti fuori!"
Terence: "Come ha detto?"
Cattivo: "Ho detto scendete!"
Terence: "Non vedo il perché"
Cattivo: "Perché se non scendete subito spacco tutto!"
Terence: "Scusi, ma perché vuole spaccare tutto?"
Cattivo: "Perché si, fuori!"
Bud: "Che ha detto?"
Terence: "Ha detto perché si"
Bud: "Non mi pare una risposta convincente" BRUUUM!! (parte a razzo)
Bud: "Una dune buggy fresca di fabbrica; sarebbe un gesto gentile mandarcela a casa.
Aspettiamo fino a domani a mezzogiorno"
Capo: "Altrimenti?"
Bud: "Altrimenti...altrimenti..."
Terence: "Altrimenti ci arrabbiamo"
Bud: "He, a ecco, ci arrabbiamo!"
Terence: "A proposito, non una dune buggy qualunque, deve essere rossa con cappottina gialla"
Bud: "Perché l'hai salutato?"
Terence: "Per educazione"
Al luna park dopo la scena degli autoscontri, del distributore di bibite e del lancio del missile
Bud: "Per me l'ha capita"
Terence: "Io dico di no"
Bud: "Se ti dico che l'ha capita, l'ha capita, hai capito?"
In palestra
Bud: "Aah, non l'ha fatto apposta"
Pugile: "E invece l'ho fatto apposta!"
Bud: PLOP! (strappa i guantoni), BONK! (pugno in testa)"Io pure!"
Terence e Bud ad Attila: "Ancora no" "Ancora noo" "Ho detto ancora no" "Adesso si" BONK!
Geremia: "Ai miei tempi modestamente io ero il capo di una grossa banda"
Bud: "Cala, cala"
Geremia: "Be', ero il braccio destro del capo"
Bud: "Cala, cala"
Geremia: "Be' insomma, da giovane facevo il cuoco nel ristorante del capo"
Bud: "Ecco, così va meglio"
Bud: "Ah, si è alzato presto il signorino, vuoi una tazza di tè?"
Terence: "No grazie, una zuppa di cipolle...?"
I motociclisti portano la carriola invisibile
Motociclista: "Abbiamo portato la carriola"
Bud: "Dov'è?"
Motociclista: "Ma come, non la vedi?"
Bud: "Ah, si, eccola qui, non l'avevo vista, guarda guarda che bella... (A Terence) Ci hanno portato la carriola, non vedi?"
Terence: "Già, è bellissima! Grazie mille!"
Motociclista: "E' proprio come la volevate voi, no?"
Bud: "Senti un po', ma a te piace?"
Terence: "Non lo so, non è male. Ma io l'avrei preferita più...più...PIÙ!"
Bud: "Ecco, più anch'io"
Scena dei motociclisti
Terence: "Questa non te la perdere capo, radiocronaca diretta: io rallento, mi abbasso, schivo, sbando, mi impenno, lui sbanda e si rompe la testa"
Scena pestaggio finale
Bud:"Apri"
Cattivo: "Perché, altrimenti vi arrabbiate?"
Bud e Terence: "Siamo già arrabbiati"
Scena finale, dopo la distruzione di una dune buggy
Terence:"Ce la giochiamo a carte?"
Bud: "No"
Bud: "Ce la facciamo a braccio di ferro?"
Terence: "No"
Terence: "Perché non ce la giochiamo a birra e salsiccia?"
Bud: "Dove"
sabato 29 marzo 2008
Terence Hill: un prete un po' diverso dagli altri...Don Matteo!
Don Matteo è una fiction televisiva trasmessa su Raiuno, per la regia di Enrico Oldoini e con protagonista Terence Hill nel ruolo di Don Matteo, parroco di Gubbio, che spesso aiuta i Carabinieri nelle indagini.
Tra gli attori principali vi sono Nino Frassica nel ruolo del Maresciallo Cecchini, Flavio Insinna nel ruolo del Capitano Anceschi, Pietro Pulcini nel ruolo del Brigadiere Ghisoni, Milena Miconi nel ruolo del Sindaco, Natalie Guettà nel ruolo della perpetua Natalina, Francesco Scali nel ruolo di Pippo, Caterina Sylos Labini nel ruolo della signora Cecchini (moglie del Maresciallo) e Steven Manetto nel ruolo di Tommaso.
Dopo la prima serie, uscita nel 2000, la fiction è diventata un appuntamento fisso nel palinsesto di Raiuno fino al 2006. Dal gennaio 2008 la Rai sta trasmettendo la sesta serie della fiction. La novità principale è costituita dall'abbandono di Flavio Insinna (Capitano Anceschi) del ruolo del capitano dei Carabinieri della caserma di Gubbio, sostituito dal nuovo comandante, il capitano Giulio Tommasi (Simone Montedoro). Inoltre è stato inserito il personaggio di suor Maria (Astra Lanz), madre superiora del locale convento.
Trama:
Don Matteo, parroco di S. Giovanni, una chiesa di Gubbio, con la passione per le indagini. Grazie alla collaborazione del Maresciallo Cecchini, riesce ad intrufolarsi nei casi dei Carabinieri, e spesso li risolve, grazie ad un indizio decisivo che arriva sempre per ispirazione. Don Matteo, è sempre gentile e disponibile verso tutti e mostra una stroardinaria capacità amorevole verso le persone coinvolte nel caso e anche verso gli assassini. Le sue intrusioni, non sono molto gradite al Capitano Anceschi, che fa' di tutto per tenere lontano don Matteo ma alla fine è sempre costretto a riconoscere la bravura del sacerdote.
I protagonisti principali:
Don Matteo Bondini:
E' il protagonista della serie; è un sacerdote sempre disponibile ad aiutare tutti. Don Matteo è originario di Gubbio (come si apprende nella prima puntata), ma è stato missionario in Brasile, in America, Messico, e nelle Filippine. Dotato di umanità, un grande intuito e di una profonda conoscenza dell'animo umano, non si limita a svolgere il suo lavoro in parrocchia, ma spesso si improvvisa detective per aiutare i Carabinieri ("hobby" che svolgeva anche in America e per cui spesso è stato rimproverato dai superiori) e scagionare gli innocenti. Veste spesso con la tonaca (ma a volte usa anche abbigliamenti sportivi) e indossa quasi sempre un basco nero. Usa sempre una vecchia bici d'epoca ed è abile in moltissime cose, tra le quali giocare a scacchi (è praticamente un campione), cavalcare perfettamente (lo ha appreso nei vecchi film con Bud Spencer nel West), catturare i serpenti, e molto altro, appreso anche durante le missioni nel mondo.
Capitano Flavio Anceschi:
E'il comandante della locale caserma dei Carabinieri (fino alla quinta serie), e, soprattutto all'inizio, non sopporta che don Matteo arrivi sempre prima nella soluzione dei casi, ma diverrà suo amico.
Maresciallo Antonio "Nino" Cecchini:
E' un grande amico del sacerdote, e ricorre al suo aiuto nella soluzione dei casi. Gioca spesso con lui a scacchi, perdendo sempre e quando crede di aver vinto,don Matteo si finge battuto e nello stesso istante gli fa scacco matto.
Capitano Giulio Tommasi:
Comandante dei Carabinieri (dalla sesta serie); anch'egli non sopporta le intrusioni di don Matteo nelle indagini. È figlio di un generale, ma ha rifiutato l'aiuto (e la raccomandazione) del padre, andando a lavorare a Gubbio, invece che a Roma.
Laura Respighi:
Nella quarta e quinta serie è il sindaco di Gubbio e la fidanzata del capitano Anceschi, che poi sposa.
Natalina Diotallevi:
E' la perpetua di don Matteo. Lo ha seguito in tutte le serie. Spesso , don MAtteo, non ha tempo per spiegarle che è ben accetta nella sua "famiglia" ed è amata da tutti , e lei si sente un po' trascurata, anche perchè non le è mai stato dato un vero amore, nemmeno nell'infanzia, perchè è orfana.
Giuseppe "Pippo" Zardi:
Il sagrestano della chiesa di don Matteo. Pippo gli è statto dato come soprannome di Giuseppe ed anche per la sua goffaggine ed imbranataggine.
Suor Maria:
La responsabile della locale Casa Famiglia (dalla sesta serie). All'apparenza dura e austera nasconde in realtà un animo gentile e nobile. In realtà ha paura di non essere all'altezza di quel compito e non si sente affatto sicura di ciò che fa, poi però se ne pente e ripete spesso a Don Matteo che forse quello non dovrebbe essere il suo lavoro.
venerdì 28 marzo 2008
Giochi e gadgets
Quiz
Misura la tua conoscenza dei film di Bud e Terence con i quiz!
Puzzle
Ricomponi le immagini di Bud e Terence con semplici clic del mouse.
Gioco del 9
Risolvi il gioco del 9 per ottenere l'immagine di Bud e Terence.
Memory
Metti alla prova la tua memoria con i personaggi di Bud e Terence.
Gioco
Un simpatico gioco da scaricare dove Bud dà sganassoni ai cattivi!
Cartoline virtuali
Tante cartoline virtuali, di auguri e non, da spedire ai tuoi amici.
Sfondi desktop
Alcuni sfondi tratti dalle scene dei film per personalizzare il proprio desktop.
22-03-2008: ULTIMI CIAK PER "DON MATTEO 6": LA PRODUZIONE E IL CAST SALUTANO GUBBIO
Fonte: budterence.tk
mercoledì 12 marzo 2008
Download canzoni di Bud e Terence in mp3
Alcune delle battute più divertenti di Lochiamavano Trinità
»Salve fratelli!�
Bambino:
»Salve! Glielo hai detto tu che siamo fratelli?�
Trinità:
»Chi, io?�
Tobia:
»E' il Signore che vi manda!�
Bambino:
»No, passavamo di qui per caso�
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>>E ci sarebbe anche stato, ma poi è arrivato il vecchio e si è messo a starnazzare!
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mercoledì 5 marzo 2008
Ecco qui un altro fumetto, qusta volta insieme!
domenica 2 marzo 2008
Statistiche: 200 voti!!!
venerdì 29 febbraio 2008
Tanti videogiochi di Terence Hill
qui. Entrati nel sito, visto che non si possono fare veri e propri collegamenti ad ogni sua parte perchè ha sempre lo stesso indirizzo in qualunque parte si trovi, dovrete cliccare su
''GAMES & SEARCH'', per poter giocare. Dobbiamo dire che i giochini sono veramente divertenti e molto carini per passarsi il tempo. Beh, allora, che dire, divertitevi!!!
giovedì 28 febbraio 2008
Cane e gatto
Nazione: Italia
Anno: 1982
Durata: 98 minuti
Genere: Poliziesco - CommediaRegia: Bruno Corbucci
Soggetto: Mario Amendola, Bruno CorbucciSceneggiatura: Mario Amendola, Bruno CorbucciMusiche: Carmelo & Michelangelo La Bionda
Prodotto da: Josi W. KonskiGirato in: Florida (a Miami)
Materiale sul film nel sito
LocandineDvdColonna sonoraJuke-box
Trama: Tony Roma è un ladruncolo-playboy che dopo aver sedotto le sue vittime le deruba dei loro gioielli. Dato che riesce sempre a sfuggire alla polizia comune, viene dato l'incarico di acciuffarlo ad un agente speciale, il tenente Parker (Bud Spencer). Dopo averlo arrestato il ladro riesce a fuggire nuovamente, e dopo aver assistito involontariamente ad un omicidio mafioso, è inseguito sia dal tenente Parker, che ha dovuto rinunciare alle sue vacanze, sia dalla mafia stessa. Quando Parker si renderà conto della situazione aiuterà il malvivente a salvare la pelle, smascherando anche dei casi di corruzione.Cast: Bud Spencer (Ten. Alan Parker)Tomas Milian (Tony Roma), Marc Lawrence (Salvatore Licuti), Margherita Fumero (Debora), Don Sebastian (Cap. Browning), Don Fitzgerald (senatore Anderson), Giancarlo Bastianoni (uomo di Licuti), Harold Bergman (prete), Bill Garrigues, Joan Call, Cristine Troples, Darcy Shean, Robbie Young.
mercoledì 27 febbraio 2008
Un fumetto di Bud sulla vista
Bud e la sua beneficenza
Spencer bacia un bambino del "terzo mondo". Questo rappresenta ciò che lui fa ed ha fatto da sempre. Bud ha scritto canzoni, partecipato al calendario 2008, in cui è proprio lui il soggetto ed ha sempre cercato di rendere il mondo migliore con la beneficenza direi che tutto ciò che ha fatto è veramente ammirevole e meritevole.
Sarai sempre un grande, Bud!!!
Un album per Bud Spencer
martedì 26 febbraio 2008
E rieccoci con un altro articolo interessante.
4 gennaio 2008
Bud Spencer
ROMA - Bud Spencer e Terence Hill di nuovo insieme. L'occasione per tornare a condividere lo stesso set questa volta è il nuovo film di Sebastian Niemann, già regista anche del cartone animato Uibù il fantasmino fifone, da oggi nelle sale cinematografiche italiane.La pellicola, una commedia gialla le cui vicende si snodano tra il mondo della mafia e quello dell'editoria, si chiamerà Uccidere è il mio mestiere. Girata tra Germania e Italia, vede come protagonista Rick Kavanian nei panni di Toni Ricardelli, un killer infallibile, che necessiterà però dell'aiuto del suo amico Pepe, interpretato da Bud Spencer, per uccidere l'ex mafioso Enrico Puzzo. "Mi è piaciuta subito la storia di un serial killer innamorato" ha detto al magazine De Bild Bud Spencer, che a proposito del suo amico Terence Hill ha aggiunto: "Nella pellicola ci sarà anche lui, ma solo per un cameo, visto che interpreta un cadavere".
Fonte: DIREGIOVANNI
News sul film: ancora niente di nuovo
Budterence.tk parla ancora una volta del misterioso nuovo film di Bud in un articolo, ma non ci dice niente che non sappiamo già:
Dopo aver girato lo spot natalizio del pandoro Melegatti - in onda in questi giorni - Bud si è dedicato alle riprese a Berlino di un film di produzione tedesca dal titolo provvisorio "Uccidere è il mio mestiere". Il regista è Sebastian Niemann. Alcuni ciak dovrebbero avvenire anche in Italia.Terence Hill è invece impegnato sul set di "Don Matteo 6", le cui riprese sono finora avvenute a Bevagna, Foligno, Spello, Gubbio e, attualmente, Roma. Dopo la pausa natalizia la troupe dovrebbe riprendere a lavorare a febbraio, a Gubbio. La fiction, diretta da Fabrizio Costa, Elisabetta Marchetti e Giulio Base, si prevede andrà in onda a primavera.
lunedì 25 febbraio 2008
News - Tornano insieme Bud Spencer e Terence Hill
Ed ecco qua un'altra fonte che continua a ripetere che forse ci sarà un ritorno al cinema della mitica coppia. Naturalmente con uno stile diverso a causa della loro età:
Carlo Pedersoli e Mario Girotti torneranno a lavorare assieme! Chi? direte voi...sto parlando della più celebre coppia del cinema italiano degli anni 70, parlo di Bud Spencer e Terence Hill!12 anni dopo il loro ultimo lavoro assieme, Botte di Natale, i due sembrano voler tornare in coppia, di nuovo al cinema! Non è ancora pronto nulla, tranne la voglia di entrambi, anche se difficilmente li potremo rivedere nei vecchi panni di "coppia spaccatutto", viste le età non più giovanissime! Tanti film girati assieme, un affiatamento iniziato nel lontano 1967 con Dio perdona....io no!Il clamoroso successo arriva con Lo chiamavamo Trinità, del 1970, e ....comtinuavano a chiamarlo Trinità!, del 1971.Rivederli oggi assieme assumerebbe tutto un altro sapore, visti i 78 anni suonati di Spencer e i panni di Don Matteo ormai cuciti addosso a Hill, non ci resta che aspettare ulteriori news!
Ed allora noi staremo in "agguato" e vi aggiorneremo ad ogni novità!!!
domenica 24 febbraio 2008
Una curiosità su Terence Hill
Bud e Terence si cimenteranno in un nuovo film, INSIEME
La coppia, una delle più seguite del cinema italiano oltretutto, ha iniziato a lavorare assieme nel 1967 con 'Dio perdona... io no!', film tra l'altro per il quale Terence Hill venne ingagiato all'ultimo momento per sostituire l'infortunato Peter Martell; seguirono poi 'I quattro dell'Ave Maria', 'La collina degli stivali' e il grande successo internazionale di 'Lo chiamavano Trinità' e del suo seguito '...continuavano a chiamarlo Trinità', per passare poi ai blockbuster degli anni '70 ('Più forte, ragazzi!', 'Altrimenti ci arrabbiamo', 'Porgi l'altra guancia', 'I due superpiedi quasi piatti', 'Pari e dispari' e 'Io sto con gli ippopotami') e per finire con le stanche rievocazioni degli anni '80 e '90 (l'ultima pellicola assieme, 'Botte di Natale', risale al 1994). Ora sembra esserci la voglia di riprovarci, anche se Bud mette subito in chiaro che la nuova pellicola non potrà più essere simile a quelle che la coppia recitava trent'anni fa: «Io ho 78 anni - ha dichiarato - e non posso più fare quello che facevo a 48 o 50». Beh, aspettiamoci quello che vogliamo e cominciamo ad immaginare come potrebbe essere la nuova pellicola. Comuque sappiamo che avrà un gran successo, perchè loro sono i nostri MITI !!!
venerdì 22 febbraio 2008
Il nuovo film di Bud
mercoledì 20 febbraio 2008
Sul nostro desktop
Sfondo by BudTerenceFe
lunedì 18 febbraio 2008
BudTerence
Lasciate un commento e siate numerosi!!!
domenica 17 febbraio 2008
Intervista a Terence Hill
(....Terence e tutti i presenti ridono....)
Fabio Melelli: Do il microfono al giornalista Bruno Mohorovic. Giornalista: Grazie, buonasera. Alcune domande che volevo fare sono già state fatte, me le ha soffiate Fabio! Tornando al personaggio di Nessuno, Il mio nome è Nessuno, che lei ha interpretato con Henry Fonda per la regia di Sergio Leone, forse lei ci darà un'altra chiave di lettura su chi era veramente il regista del film, se Valerii o Leone, anche se lo zampino di Leone è molto presente. "Nessuno", ciò che rappresenta nella storia, nell'epopea del western, diventa in qualche modo lo spettatore, diventa quasi lo sceneggiatore, diventa quasi il soggettista del film perché è quello che in pratica è anche il regista, dato che guida le gesta di Beauregard, quindi è un po' il personaggio che fa da ponte tra il western classico e quello che sarebbe stato il suo personaggio di Trinità.Le faccio subito una seconda domanda: il suo rapporto con Bud Spencer, lei è stato il bello, biondo con gli occhi azzurri, il furbo della coppia, Bud era il forte, muscoloso e senza cervello. Lei in qualche modo pensa di essere stato la spalla di Bud Spencer o viceversa?Terence Hill: Allora, devo rispondere alla domanda su Nessuno. Il mio nome è Nessuno viene dopo i due Trinità, fu concepito e creato da Sergio Leone perché, quando uscì il secondo Trinità, lui ammirò moltissimo questo film per il quale non si spiegava un successo così grande, tant'è vero che restò sorpreso, uscì in contemporanea con Giù la testa con Charles Bronson e James Coburn e noi andammo molto più forte. In quel momento Leone aveva deciso di non fare più il western, però era molto innamorato di quel genere e così concepì un film un po' alla storia sua, lui voleva che il western finisse, questo l'ho capito frequentandolo moltissimo e si identificò nel personaggio di Henry Fonda, mettendolo a confronto con un personaggio nuovo che era quello interpretato da me. Che era un po' un personaggio hippy in quel momento, no? Che dormiva, sfaticato, che reagiva soltanto quando era provocato, che non aveva nessun problema e viveva alla giornata, però con una grande gioia. Quindi lui voleva fare un ultimo western e fu un western molto pianificato, con molta cura e molta professionalità. Furono scritte tre sceneggiature, nessuna piacque a Sergio, l'ultima era ispirata all'Odissea e anche quella non funzionò. Però Sergio volle mantenere il nome "Nessuno", ecco perché Il mio nome è Nessuno. Di questo western tutti mi chiedono se era di Sergio o di Tonino, io non vorrei rispondere a questa domanda per delicatezza, comunque posso dire che era un figlio di Sergio Leone perché lui lo ha voluto fortemente. Io non lo conoscevo, lui è venuto da me e mi ha detto: "Io voglio fare un film con te in un set grande, con più mezzi, più serio, con più significato, dentro l'epopea". A lui piaceva moltissimo l'epica. Tonino Valerii è stato il suo aiuto-regista e quindi c'era, diciamo, un controllo molto forte da parte sua. Sergio Leone, che tutti amiamo, ha visto in quel film il suo momento, ha detto di voler abbandonare il western ma voleva lasciare una storia come Nessuno fa rimanere nella storia Jack Beauregard, mettendolo contro il Mucchio Selvaggio. ...Ah! L'altra domanda era "Bud Spencer - Terence Hill", chi è la spalla. Io credo che sia difficile rispondere perché non so chi è la spalla, non me lo sono mai chiesto. Se ero la spalla io mi fa piacere, se era lui, mi fa piacere lo stesso. Quello che avveniva tra noi è una cosa inspiegabile, io mi trasformavo quando stavo con lui e lui si trasformava quando stava con me, istintivamente. Le coppie cinematografiche sono rare perché non è, secondo me, un atto a tavolino o cerebrale, ma è un atto emotivo. Sarebbe facile dire, metto lui insieme ad un altro e faccio una coppia, i produttori sarebbero felici di poterlo fare. Per noi è avvenuto così, è capitato per caso. Il famoso pugno che dà Bud Spencer che piace tanto a tutti quanti hanno visto questi film, è nato anche quello per caso. Quando dovevamo fare una scazzottata in Dio perdona... io no!, io stavo su un albero, ero il gatto e gli saltavo addosso, gli speroni gli graffiavano la faccia e io chiesi:"Come finiamo questo duello?". Poi, siccome io ero il gatto e il cane doveva prendermi con la forza, Bud disse:"Sai che faccio? Ti do un pugno sulla testa e tu..." e io "Sai allora io che faccio? Cado come un piccione che viene colpito da una fucilata". Tant'è vero che quello divenne, per noi e gli stunt-man, "il colpo del piccione", che consiste nel raggrupparsi in aria e cadere dall'alto su un fianco. Lo usammo molto anche in Lo chiamavano Trinità, quando lo facevamo fare al messicano Mezcal, e lo faceva talmente bene che gli veniva chiesto continuamente di farlo vedere! La mia risposta è che è stato un caso, direi di provvidenza e chi fa la spalla non ha importanza.Ragazza del pubblico: Don Camillo, Don Matteo... ma Terence Hill e la religione in che rapporto stanno?Terence Hill: Ma, innanzitutto è un rapporto buono, io non litigo con la religione! A queste domande rispondo sempre che è un rapporto molto privato, è un rapporto cordiale, felice, serio, anche arrabbiato ma io credo che sia difficile parlare di questi rapporti perché sono rapporti concreti che vanno sperimentati. Io penso che è un rapporto che hanno tutti, in un certo senso.Signore del pubblico: Quanto lo ha coinvolto, questa sera, il rapporto di parentela con Alarico Silvestri? Terence Hill: Moltissimo, io devo ringraziare profondamente la professoressa Claudia Minciotti perché lei me lo ha fatto conoscere stasera e me lo fece conoscere quando me ne parlò a lungo un anno fa ad Amelia. Io non sapevo molto di Alarico Silvestri, ricordo che avevo una zia che mi portava ogni anno a mettere i fiori ad una sua statua che c'è ad Amelia e ce n'è una anche a Roma al Giannicolo ma, ero solo un ragazzino, poi non ho mai approfondito. Sapevo che questo bisnonno era un garibaldino sfegatato e giocavo con il suo fucile e la sua spada quando ero un bambino. Ripeto, devo ringraziare la professoressa per avermi fatto conoscere un mio familiare come non conoscevo; questa sera a stento ho dovuto trattenere la commozione per questa storia che mi arricchisce in quanto mi dà un precedente di parentela che mi aiuta anche a conoscere meglio me stesso. Nel mio mestiere, tutte le esperienze che si fanno, come ho imparato all'Actor's Studio, vengono messe sulla scena. Cioè una volta che sei in scena devi trovare un'esperienza personale, quindi questa cosa arriverà anche nel mio lavoro, è un rapporto che nasce oggi, una conoscenza che approfondirò perché in fondo è una parentela molto stretta dato che mi ricordo che Marietta era la mamma di mio padre e lui era il fratello, quindi la sentivo ogni tanto questa nonna Marietta alla quale lui scriveva le lettere. Grazie professoressa, lei oggi mi arricchisce la vita e mi ha fatto un grande regalo.Signore del pubblico: Mi scuso perché per me oggi è stato un incontro del tutto imprevisto e mi trovo qui con una cagnolina che non potevo lasciare a casa, ecco perché l'abbaio di prima. Volevo domandare se tra tutti i personaggi che lei ha interpretato, ce n'è uno al quale è più affezionato.Terence Hill: Sì, io sono affezionato moltissimo a Trinità e a Nessuno. Trinità perché fu un'esperienza totalmente spontanea, inconscia. Nessuno invece fu un'esperienza studiata. Tanto per i giornalisti che sono interessati al cinema, le voglio fare un esempio. Sergio Leone voleva che i suoi film fossero dei film epici, ero diventato un po' il suo beniamino, mi portava a vedere quando girava i film e mi diceva che il personaggio di Charles Bronson in C'era una volta il west, lui lo faceva sempre entrare nel fotogramma da destra verso sinistra. Voleva sviluppare visivamente questo eroe in questa maniera, per arrivare al momento culmine in cui affrontava il cattivo, in quel caso Henry Fonda. Nel duello finale, si vede Henry Fonda che cammina in circolo e mentre sta girando, gira anche il paesaggio dietro. Leone mi chiese: "lo sai come ho fatto?" E io "Non lo so, come hai fatto?" "Io l'ho messo su una pedana e facevo girare la pedana insieme alla macchina da presa". Poi quando Charles Bronson entra nel fotogramma per affrontare il cattivo, lo fa entrare da destra verso sinistra e mi ricordo, lui mi spiegò dopo questa cosa, che io feci un salto sulla sedia perché la musica di Ennio Morricone era stata sviluppata durante tutto il film e quando viene l'accordo forte, lui entra e c'è un'emozione fortissima. Sergio Leone ha lavorato sull'inconscio dello spettatore per arrivare a questo. E per "Il mio nome è Nessuno" lui mi disse: "Sai cosa farò per te?" Io farò venire Nessuno nel fotogramma dal basso verso l'alto. Ecco perché la prima volta che si vede esce dall'acqua e anche questa è una citazione mitologica. Lui creava delle cose emotive nello spettatore, inconsce, conducendolo fino al clou della storia in cui si ritrova ovviamente coinvolto, tutto questo giocando sulle corde degli archetipi. Anche per questo sono affezionato a Il mio nome è Nessuno, Nessuno è molto spontaneo come personaggio e molto immediato però ha dietro un bagaglio molto pensato e studiato.Ragazza del pubblico: Volevo chiederle, che consigli darebbe a delle persone che vorrebbero intraprendere il suo stesso mestiere?Terence Hill: Come primo consiglio direi che a me ha aiutato molto fare l'Actor's Studio perché, come ho accennato prima, proprio non mi piaceva recitare, poi queste sono questioni familiari, sul motivo per cui non volevo fare l'attore, e non voglio esplorarle adesso. Però io ho sofferto finché non ho fatto l'Actor's Studio, perché ero molto timido e quindi ogni volta che entravo in scena il cuore mi andava a 150. L'Actor's Studio come sai, è un metodo che fa sì che chiunque, chiunque, può diventare un attore; poi se tu hai dentro qualcosa in più di tuo, diventi un attore straordinario. Quindi, se vuoi fare l'attore, secondo me, per la mia esperienza, fai un Actor's Studio o un'altra scuola qualsiasi, perché chiunque può essere un attore.Federica: Ciao! Hai mai pensato che Il mio nome è Nessuno potrebbe avere un seguito, potresti prendere la parte di Jack Beauregard.Terence Hill: Sì, Federica. Sergio Leone non c'è più ma fece un seguito che era tutta un'altra cosa. Lui prendeva degli attori che fossero rappresentativi dei personaggi che dovevano interpretare. Henry Fonda rappresentava il vecchio west quindi sposava quello che voleva dire lui col personaggio. Io vorrei fare un western nuovo, l'altro giorno c'ho pensato, forse adesso sto arrivando ad essere Jack Beauregard, ma non lo so. A me comunque piacerebbe fare un altro western, certamente una storia consistente, una bella storia.Giornalista: Mi scusi se riprendo la parola, vorrei agganciarmi a questo che ha detto lei adesso: di fare un nuovo western. Sappiamo che il cinema italiano è abbastanza in crisi, c'è un 50% di calo degli spettatori, non c'è attrattiva. Non crede, visto che lei ha detto che sarebbe bello fare un altro western, che tornare al cinema di genere, che qualcuno sembra evocare, potrebbe in qualche modo salvare il cinema italiano?Terence Hill: Tornando col western non credo, per il cinema in generale. Io vorrei fare un western se c'è una buona storia, allora potrebbe avere un grande successo, tutto dipende da lì. Come Clint Eastwood che ebbe successo con Gli spietati e vinse l'oscar quando il cinema western era in crisi. Quindi dipende dalla storia. Non so, effettivamente, cosa servirebbe per il cinema italiano, ma io vedo che ci sono tanti giovani che stanno iniziando con dei soggetti originali, io credo che si debba soltanto dare più fiducia a questo, come fanno i francesi. I francesi si proteggono, come saprà fanno sì che ci deve essere un certo numero di film di distribuzione rispetto all'invasione americana, cosa che non c'è in Italia. Secondo me non c'è un vero aiuto, nell'epoca del neorealismo era una cosa spontanea, c'erano pochi film e costavano poco, non c'era concorrenza e c'erano questi grandi geni, fu un momento straordinario per l'Italia. Anche adesso ci sono le persone creative, però lo scontro è come tra un piccolino che combatte contro un gigante, è una lotta impari. Se non c'è un vero, serio aiuto, devo dire, del governo, non ci si arriva perché si combatte contro un gigante. Io quindi credo che in Italia il talento ci sia e si dicono delle cose non vere perché il talento c'è e ci sono degli attori bravissimi. Per esempio, noi qui con Don Matteo, stiamo trovando degli attori, a Umbertide, in Umbria, che per me sono più bravi di quelli che vengono dalle città. Il talento c'è, ma non c'è un serio aiuto, quando il mercato libero ti schiaccia bisogna difendersi come fanno i francesi. Quindi il cinema italiano avrà una possibilità quando finalmente, seriamente, con dei grossi finanziamenti, si proteggeranno i nostri artisti.Fabio Melelli: Ci sono altre domande? ...tra l'altro lei ha interpretato anche un altro western, prodotto da Sergio Leone, della Rafran, che è Un genio, due compari e un pollo di Damiano Damiani, che però è più mirato verso il comico, vero?Terence Hill: Ecco, questa risposta che do può soddisfare il giornalista qui presente sulla questione di chi era Il mio nome è Nessuno. Tonino Valerii era un allievo di Sergio Leone, Damiano Damiani invece è un autore indipendente, quindi i film western che ha fatto, non li ha fatti seguendo le scie di Sergio, quel tipo di stile, che secondo me è sbagliato non seguire. Il western ha un certo stile, deve avere certi tempi, deve avere certe inquadrature e non si può improvvisare quindi, va bè, non voglio dire altro!
Con un ultimo grande applauso a Terence Hill si è conclusa l'interessante intervista durata più di un'ora. Infine il Presidente dell'Università per Stranieri di Perugia gli ha consegnato degli omaggi e così la bella serata si è conclusa ma, prima di andarsene, Terence ha concesso l'autografo a tutte le persone intervenute che glielo hanno chiesto
venerdì 15 febbraio 2008
Gara di moto
mercoledì 13 febbraio 2008
I primi 100 voti del blog
Ogni cento voti guarderemo insieme un film di Bud e Terence e ve lo commenteremo sul blog.
Abbiamo deciso di visionare il film Miami Supercops, girato sulle stesse scene de "I due superpiedi quasi piatti".
Vorremmo fare un ringraziamento a tutti voi, che ci avete sempre sostenuti in questa scalata.
Continuate a seguirci e ne vedrete di tutti i colori con BUD&TERENCE !!!
domenica 10 febbraio 2008
Bud e Terence in prima pagina
Foto autografata di Terence Hill
venerdì 8 febbraio 2008
Finalmente: siamo riusciri a fare un abbozzo del budterencefe gadget:
Finalmente siamo riusciti a costruire il budterencefe gadget 1.0.7.1 ed adesso, perima che possiate scaricarlo, dovrete aspettare che windows live ce lo accetti.
Caratteristiche e funzionalità del gadget:
- da un tocco di Bud e Terence al nostro desktop
- si può posizionare in qualunque luogo nel desktop
- cliccando sul pulsante lente d'ingrandimento si avrà un accesso diretto al blog.
Per adesso la grafica non è sovrannaturale, ma continueremo allo sviluppo estetico con photoshop. Per cui vi chiediamo cortesemente di lasciare un commento su come potrebbere essere la grafica del gadget. Grazie mille a tutti quelli che hanno contribuito e contribuiranno.
(l'anteprima dell'immagine è molto scarsa, ma purtroppo con lo strumento di cattura incorporato in windows non è possibile copiare esattamente la grafica. Nel nostro desktop ha un aspetto molto più elegante).
L'elenco dei film di bud e terence
AnnibaleScheda
Carlo Ludovico Bragaglia, Edgar George Ulmer
1967
Dio perdona... io no!Scheda
Giuseppe Colizzi
1968
I quattro dell'Ave MariaScheda
Giuseppe Colizzi
1969
La collina degli stivaliScheda
Giuseppe Colizzi
1970
Lo chiamavano Trinità...Scheda
E.B. Clucher
1971
Il corsaro neroScheda
Vincent Thomas
1971
...Continuavano a chiamarlo TrinitàScheda
E.B. Clucher
1972
...Più forte ragazzi!Scheda
Giuseppe Colizzi
1974
...Altrimenti ci arrabbiamo!Scheda
Marcello Fondato
1974
Porgi l'altra guanciaScheda
Franco Rossi
1977
I due superpiedi quasi piattiScheda
E.B. Clucher
1978
Pari e dispariScheda
Sergio Corbucci
1979
Io sto con gli ippopotamiScheda
Italo Zingarelli
1981
Chi trova un amico trova un tesoroScheda
Sergio Corbucci
1983
Nati con la camiciaScheda
E.B. Clucher
1984
Non c'è due senza quattroScheda
E.B. Clucher
1985
Miami supercops - I poliziotti dell'8ª stradaScheda
Bruno Corbucci
1994
Botte di NataleScheda
Terence Hill
martedì 5 febbraio 2008
I due superpiedi quasi piatti
lunedì 4 febbraio 2008
La classifica
sabato 2 febbraio 2008
Sheda del film: Botte di Natale
Commenti e Risposte sul film
Discutine sul forum
Titolo Originale: BOTTE DI NATALE
Regia: Terence Hill
Interpreti: Terence Hill, Bud Spencer, Anne Kasprik, Ruth Buzzi
Biografia di Terence Hill
nato il 29 marzo 1939
...Continueremo a chiamarlo Trinità
Nato da madre tedesca a Venezia il 29 marzo 1939, il suo vero nome è Mario Girotti. Trascorre l'infanzia in Sassonia, a Dresda, dove sopravvive ai tremendi bombardamenti della II Guerra Mondiale. Fin da giovane dimostra attitudini e caratteristiche che poi saranno tipiche anche di alcuni suoi personaggi, in particolare di quelli nati in coppia con l'inseparabile Bud Spencer, ovvero un certo carattere scanzonato, una buona dose di intraprendenza, e un'intelligenza viva e attenta. I suoi esordi nel mondo dello spettacolo avvengono per puro caso. Ancora giovanissimo, durante un incontro di nuoto (che Mario praticava con continuità), viene notato dal regista Dino Risi, che lo scrittura per una parte del film "Vacanze con il gangster". Siamo nel 1951 e l'attore si presenta ancora con il suo nome italiano. Molto coscienzioso, non dimentica però l'importanza degli studi, consapevole che nella società contemporanea il sapere è un bene fondamentale. Senza troppo montarsi la testa, quindi, intraprende in sordina una carriera attoriale volta pragmaticamente a mantenere gli studi. L'universo cinema, però, è una macchina con degli ingranaggi ferrei e guai ad uscirne. Capisce che sarebbe un errore imperdonabile. Preso da un vortice di partecipazioni e richieste sempre più ampie, dopo tre anni di Lettere classiche all'Università di Roma, decide di dedicarsi completamente al grande schermo. Scelta difficile ma che si rivela ben presto vincente. Poco dopo Luchino Visconti, uno dei massimi registi italiani del momento, lo vuole nel film "Il Gattopardo", in breve divenuto un "cult" assoluto della cinematografia. Dopo questo primo esordio in una produzione così importante e così blasonata, riesce ad avviare una carriera vera e propria, lontana dalla incertezze semidilettantesche e che si rivelerà assai continuativa e senza soste. Nel 1967 mentre gira "Dio perdona...io no", s'innamora e poi sposa una ragazza americana, Lori Hill. Decide anche di cambiare nome, in parte in ossequio ad una certa moda dell'epoca che tendeva a svalutare gli artisti italiani in favore di quelli stranieri provenienti in particolare dall'America. Sceglie il nome prendendo spunto da un autore di storia latina che stava leggendo, Terenzio, e il cognome da quello della moglie: Mario Girotti diventa per tutti Terence Hill. Il suo successo è legato soprattutto ad alcuni titoli del genere "neo-spaghetti western" come gli indimenticabili "Lo chiamavano Trinità" (del 1971), e il suo seguito "...Continuavano a chiamarlo Trinità", in coppia con il sodale Bud Spencer. Seguiranno film altrettanto fortunati dove la comicità si sostituisce alla violenza ed i cattivi, in genere eccezionali e "macchiettistici" stunt-man, hanno sempre la peggio. Sono titoli ormai celeberrimi come "Altrimenti ci arrabbiamo" o "Io sto con gli ippopotami", sempre con lil fido Bud Spencer. Da ricordare che Terence Hill nel 1976 è chiamato a Hollywood, dove appare in "March or die" con Gene Hackman e dove recita in "Mister Miliardo" con Valerie Perrine. Dopo un lungo periodo di profonda depressione causata dalla perdita del figlio diciassettenne, perito in un incidente stradale, l'attore si è rilanciato nei panni di un sacerdote investigatore, nella serie Rai intitolata "Don Matteo"; molto popolare anche in Germania, anche per questa produzione italiana, pur dimostrando nel ruolo di curato versatilità e (già note) ottime doti di attore, il suo nome rimarrà indissolubilmente legato al suo più noto personaggio Trinità.